Si è svolta sabato 2 dicembre a Pavia, presso l’Università degli Studi, la cerimonia di Premiazione del Premio: “Donne che ce l’hanno fatta”.
“Donne che ce l’hanno fatta” è un importante riconoscimento a donne intraprendenti, decise, piene di iniziativa, che hanno rotto il
proprio tetto di cristallo, stanno resistendo e ce l’hanno fatta a sopravvivere alla crisi e a raggiungere posizioni apicali nelle loro carriere. Ci vuole coraggio a prendere in mano la propria biografia. Donne che ce l’hanno fatta hanno raccontato le loro esperienze professionali e di vita,in un confronto di generazioni e di territori, con tanta emozione. Racconti diversi ma con un filo comune: il credere in se stesse ,l’entusiasmo a continuare, l’apprendimento continuo per rimettere in gioco non solo il proprio sapere, ma anche la propria vita.
Il Premio è una iniziativa di Sportello Donna in collaborazione con Fondazione Gaia, avviato per la prima volta presso l’Università di Pavia il 4 marzo 2014.E’ stato realizzato in parecchie città italiane per riconoscere il valore di molte donne.

Ecco l’elenco delle premiate dell’edizione pavese per il 2017 con le motivazioni:

Sherrita Duran

UN CANTO CHE NASCE DAL CUORE, UNA VOCE CHE ARRIVA ALL’ANIMA”

Sherrita Duran è una cantante Gospel americana.
Una voce calda come la sua California, un timbro morbido e vellutato, del tutto particolare, un’estensione senza confini e un’ottima tecnica che le permette grande versatilità in ogni stile musicale; una fortissima passione fin da piccola per la lirica e i musical.
Il suo talento non tarda a farsi scoprire e sin dagli esordi della sua carriera Sherrita si misura con un repertorio vastissimo: dalla lirica al pop, dal gospel al jazz, dalla musica Soul alla musica dance e hip-hop, dal rhythm and blues al musical.
Dopo un paio d’anni in tournée con vari ensemble musicali, Sherrita decide di trasferirsi a New York per dedicarsi completamente alla lirica e ai musical.
Dopo nove anni di importanti esperienze nella frenetica New York, Sherrita decide di trasferirsi in Italia.
Da subito apprezzata e richiesta, percorre il Paese in lungo e in largo portando il messaggio della musica gospel fino all’incontro, con suo marito, Antonio Puccio, ora anche suo manager.
Anche in Italia Sherrita partecipa a diversi concorsi per canzoni inedite piazzandosi sempre tra i finalisti e allaccia nuove collaborazioni professionali come vocalist di Adriano Celentano, Gianni Morandi, Mauro Ermanno Giovanardi (I La Crus) e tanti altri.
Nel 2009, insieme ad altri artisti tra i quali Katia Ricciarelli, Riccardo Fogli, Little Tony, partecipa alla compilation Caro Papà Natale 2 con la canzone The dream of Christmas. Il CD venderà oltre ottantamila copie e sarà premiato con il Disco d’oro nel 2009 e con il Disco di platino nel 2010.
Il suo talento di cantautrice viene finalmente riconosciuto e due canzoni inedite, You are e Your love ( tratte dall’album Time of the butterfly), entrano a far parte dell’album Milano Gospel Festival 2009.
La notorietà di Sherrita cresce e la sua presenza è sempre più richiesta nei locali più prestigiosi, nei festival e nelle maggiori manifestazioni.
Sherrita è attualmente impegnata in diversi progetti paralleli alla sua professione di docente di canto e dal 31 Dicembre 2014 e’ impegnata con la tournée teatrale del musical The Sisters, La Via Del Successo, dove ricopre un ruolo di protagonista con altre 2 cantanti.
Dal dicembre 2011 insieme al marito ha cominciato un progetto nelle carceri italiane, chiamato “Smile Of Grace” dove esegue concerti di musica Gospel per i detenuti e il personale delle carceri, portando attraverso la musica un messaggio di Amore, Gioia, Perdono, Speranza.
Sostenuta da una non comune versatilità vocale che le permette di spaziare dal gospel, alla lirica e al musical, Sherrita esprime il suo canto interiore con passione e originalità. Sherrita con il suo canto trasmette la Pace, la Gioia e l’Amore di Dio.

Cristina Gremita

Direttore UOC Prevenzione Sicurezza Ambienti di lavoro

Laureata in Medicina e Chirurgia, ha frequentato il corso di perfezionamento “Prevenzione dei rischi psico – sociali (stress lavoro correlato, mobbing, burnout) per il benessere personale ed organizzativo” ,presso l’Università di Firenze e in questo ambito si è specializzata offrendo anche alla comunità scolastica pavese un contributo professionale importante nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro.

Dal 1/11/11 al 15/03/12 è stata Dirigente Medico disciplina Medicina del Lavoro e Sicurezza Ambienti di Lavoro presso la AUSL di Parma al Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro con i seguenti incarichi:
– Qualificazione e programmazione generale del Servizio e valutazione dei risultati in coordinamento provinciale con i Servizi degli altri Distretti.
– Collaborazione esterna ai Servizi con gli Enti preposti e interna ai Servizi e multi professionale nell’organizzazione dipartimentale per favorire l’integrazione con gli altri Servizi.
– Programmazione dei piani mirati (PRP 2010-2012) e integrazione con tutti i tecnici della prevenzione e su tutti gli impegni programmati dal servizio.
– Programmazione attività istituzionale e in particolare attività con i medici del lavoro a livello provinciale.

Marcella Milani

fotografa

Nata a Pavia, fotografa dal 1996 come professionista freelance, ha pubblicato e pubblica per quotidiani e periodici nazionali. Dal 2006 lavora per il Corriere della Sera e nel 2016 è stata autrice di una famosa mostra intitolata “Urbex Pavia- viaggio fotografico nelle aree dismesse”. Questo lavoro è un lungo, denso, a volte faticoso viaggio nelle aree dismesse della città.

«E’ un tema affascinante – dice Marcella – in questi luoghi si vive la solitudine, ma si immagina anche cosa c’era prima della dismissione, in questo modo metti un tassello al racconto della storia di Pavia».

In qualche modo, nei suoi 167 scatti, parla di morte, di decadimento, di decomposizione, naturalmente urbanistica, del territorio.

Marcella dice:«E’ vero, è un sentimento forte. Infatti, una volta che sei dentro a quelle aree cogli il vuoto e il silenzio che a volte sono complessi da gestire. Quando entri hai un impatto visivo ed emotivo assolutamente unico, mentre sei lì, da sola, di fronte appunto alla morte di un’area, di una avventura industriale che non c’è più».

Marcella ha percorso, avanti e indietro, queste sedici aree dismesse, scattando 25mila fotografie in diciotto mesi di lavoro. Una bella fatica, anche fisica.

Il suo lavoro è poi continuato con altre sfide ed è ora Una donna che ce l’ha fatta.

Ottavia Giorgi di Vistarino

Imprenditrice del vino

Le tre parole che bene identificano Ottavia sono:Verità. Coraggio. Passione. Ottavia Giorgi di Vistarino ha sorriso dolce, sguardo intelligente, carattere tenace. Erede di una famiglia il cui nome dal 1674 è legato alla Valle Scuropasso, e in particolare al comune di Rocca de Giorgi, e che da metà ottocento è legata al vino (Augusto Giorgi di Vistarino avviò infatti in Oltrepò pavese la coltivazione del pinot noir importando direttamente dalla Francia le prime barbatelle). Dal 2000 Ottavia è alla guida della cantina. Non lo fa per “dovere”, per onorare la storia che lega i suoi famigliari a vigneti e vini. Ma per passione e l’azienda è realtà tra le più importanti del territorio. Vitigno principe, il pinot nero, presente in una decina di cloni diversi per oltre 120 ettari . Il lavoro in vigna avviene secondo un’agricoltura integrata, a basso impatto ambientale, con l’impiego di concimi organici.Tra tutti i vini Ottavia racconta di Pernice– così chiamato per la località in cui nasce, Pernice, in Rocca dè Giorgi, cru di tre ettari. Rosso rubino brillante, intenso, luminoso. Al naso ha formidabile bilanciatura tra intensità ed eleganza, con profumi floreali di viola e rosa, note fruttate di lampone, ciliegia, fine speziatura, mentre in bocca è di buon corpo, piacevolmente sapido e minerale, armonico, persistente e con retrogusto di frutta e spezie. Ha “sangue blu” questo pinot nero! E Ottavia è una Donna che ce l’ha fatta.

Maria Cristina Rasparini

“Diventare presidente della squadra del Pavia è stato come un fulmine a ciel sereno – ha raccontato Maria Cristina -; si parlava sempre di pallone tra gli amici e con mio marito, vedevo che il calcio resta sempre lo sport più seguito. E i ragazzini sono innamorati del pallone. Per cui, anche se non lo conoscevo, il mondo del calcio mi sembrava un modo giusto per investire sul futuro della città e dei suoi giovani, per tenerli impegnati e lontani da situazioni di abbandono e di solitudine sociale”.
Futuro e giovani, dunque ma anche donne.
Maria Cristina Rasparini vuole realizzare progetti che portino anche le donne allo stadio. “Mi piacerebbe inserire una gradinata tutta al femminile – spiega con enfasi – e portare così le signore allo stadio. Siamo circondati da realtà per i giovani, e lo stadio è ancora un luogo per uomini; ebbene vorrei che a Pavia anche le donne entrassero allo stadio per andare a vedere la partita della nostra squadra e che questo non fosse un’operazione di marketing ma che diventasse un interesse vero”.
Maria Cristina Rasparini dice anche a proposito della gestione:
“Ho un team di tecnici che se ne intendono e di loro ho la massima fiducia ma le garantisco che il portafoglio lo riservo a me; lo terrò io. Una cosa che noi donne sappiamo fare bene e facciamo quotidianamente nella nostra vita. Tenere d’occhio il bilancio è una nostra abitudine e sarà così con me”.

Annarella Favini

Dipendente pubblica. Ha saputo coniugare la sua competenza con il senso dell’accoglienza e della relazione, mettendo l’utente a suo agio anche nelle condizioni di specifico stress avendo avuto accertamenti o situazioni di criticità da risolvere con l’Amministrazione finanziaria.

La sua candidatura è stata sostenuta da molti professionisti, anche di fuori territorio,che hanno evidenziato la particolare attenzione di Annarella Favini alla persona e alla sua profonda umanità.

E’ l’esempio di come il Fisco possa avviare buoni rapporti con la cittadinanza e instaurare un clima di fiducia e di reciproca stima.

Parvinder Aoulakh

È arrivata nel reparto ustionati dell’ospedale Villa Scassi nel quartiere genovese di Sampierdarena, considerato un’eccellenza nel settore, la notte del 12 novembre 2015. «Il marito le ha dato fuoco. C’è stata una lite, una lite per la dote. Lui, Agib, sobillato da sua madre, continuava a rimproverarla, diceva che la dote ricevuta dalla famiglia era scarsa, che doveva chiedere altri soldi ai suoi genitori».Ad Agib non bastavano la macchina, la televisione, l’arredamento di casa, i vestiti, la biancheria donati dal padre della giovane il giorno del matrimonio. «Pinky – spiega ancora il fratello – ha studiato in Italia, si è diplomata, parla quattro lingue, lavora nello studio di un commercialista. Ha risposto secca al marito: io non chiedo altri soldi a mio padre, io lavoro e porto a casa tutto quel che ci può servire».Pinky è ora una Donna che ce l’ha fatta.

Marilisa Boschetti

Laureata in architettura,presidente di Cna Pavia,l con altri due soci, è titolare di un’azienda metalmeccanica, Omega Industrie, mamma, componente di giunta della Camera di commercio. Presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile di Pavia.  «Le piccole aziende faticano ad affrontare da sole le sfide del mercato, fondamentale il supporto delle associazioni “ ci dice Marilisa.  E soprattutto le imprese femminili, in questo periodo soprattutto quelle agricole, necessitano di particolare attenzione e supporto.  Soprattutto per questo ruolo Marilisa Boschetti è una Donna che ce l’ha fatta e noi siamo con lei in questo cammino comune e non facile.

Elisa Mottini

Specialista della violenza familiare presso l’Università di Buenos Aires.Ha effettuato un’inchiesta che copre dal 2014 al 2016Riconoscere l’impatto della violenza sulla salute delle donne che frequentano un ospedale pubblico nella città di Buenos Aires. Ingressi per una diagnosi precoce. Prevenzione delle malattie croniche e rischio di vita da parte di Feminicidio”  con il Patrocinio del Ministero de Salud, Presidencia de la Nación Argentina.  Elisa ha integrato il Team interdisciplinare di violenza e il Comitato contro la violenza dell’Ospedale Dr. T. Alvarez e coordina gruppi di donne in situazioni di violenza.

Rita Mosca

Insegnante di scuola primaria, originaria della Calabria, con un sogno nel cassetto è partita dopo la maturità ed è sbarcata a Mede dove ha iniziato un lungo cammino verso la realizzazione di sé fino a raggiungere l’obiettivo di una cattedra nel 1997.La scuola è il suo mondo e ha cosi intrapreso altre vie per meglio specializzarsi e continuare ad inseguire sogni, competenze, relazioni.  Rita scrive:”Sono molto felice di aver avuto la possibilità di raccontare la mia storia personale perché sia da esempio per altre donne che nella vita hanno dovuto lottare per vedersi riconoscere i propri diritti. Nella mia battaglia c’è stata la voglia e la determinazione di realizzarmi nel lavoro sia come donna che come madre, perché solo se si è autonome, preparate ed emancipate  si possono cambiare culture e stili di vita”  Ora Rita è davvero una Donna che ce l’ha fatta.

Milena d’Imperio

Vice presidente della Provincia di Pavia, con deleghe ai Beni ed Attività culturali, Politiche della Scuola, Politiche giovanili, Pari Opportunità, Innovazione Tecnologica. Manager di successo, ha saputo proiettare nel mondo della scuola pavese scenari di innovazione, con un forte richiamo alla storia e alle tradizioni locali.

Laura Pavani

Laura,mamma e imprenditrice nel settore del sociale, in particolare della cura agli anziani. Ha avviato fin dal 2005, sulla scia dei lavori svolti dalla famiglia, la Casa Famiglia Villa Grazia.

Un saper fare che ha coltivato nel tempo e che ha dato frutti preziosi per il territorio in cui Laura vive.

Un saper essere ancorato nella tradizione di famiglia, soprattutto della mamma Mary che ha accompagnato con diligenza e con sapiente distacco la sviluppo di una rete di case famiglia basate sull’attenzione e la cura.

Elisabetta Bracco

Vignaiola.  Nasce a Cormòns (GO) il 20 giugno 1973 dall’unione di due importanti famiglie di viticoltori della profonda campagna friulana nel Nord-est dell’Italia.  Cresciuta tra i vigneti del Collio ed il profumo del Tocai friulano che fermentava, vive una profonda ferita emotiva che la porta prima a raccogliere successi sportivi poi ad allontanarsi dalla sua famiglia e dalla sua terra.  È durante gli studi in Agraria che decide di migrare in Aquitania dove tra i vigneti più prestigiosi del mondo e lo charme degli chateaux bordolesi, scrive una tesi di laurea in Fisiologia della Vite presso l’I.N.R.A. (Institute Nationale de la Recherche Agronomique). Fu così galeotta la Francia, paese del romanticismo e dell’amore, che nel 2000 ritorna alla sua calda madre terra friulana con in grembo il primogenito, nel 2003 nasce il secondogenito e diventa titolare dell’azienda di famiglia. Nel 2005 si iscrive al Master in Wine Business al MIB School di Trieste e diventa commissario esperto per la certificazione dei vini a D.O.C. Nel suo piccolo villaggio, tra un mosaico di piccole vigne di altissima qualità, continua a valorizzare il patrimonio viticolo, conservando la biodiversità e tutelando l’integrità di un territorio testimone di tragici eventi storici ma ricco di forti tradizioni.

Emilia Mangiarotti

Laureata in Lettere indirizzo storico, diploma di operatrice culturale di Biblioteca, archivista.  Nel mese di marzo 2017 il comune di Mede le ha conferito la onorificenza della “GRAN CROCE”  A lei si deve il riemergere della storia nascosta della nostra Lomellina.  La sua competenza è sostenuta da un’esperienza lavorativa straordinaria, ma soprattutto dalla passione con la quale svolge il suo lavoro.

Loredana Longo

Sindaca di Galliavola. Laurea magistrale e master in sviluppo locale conseguita all’Università di Alessandria, facoltà di Scienze Politiche.  Per diversi anni ha lavorato presso un’azienda di trasporti e da poco lavora come impiegata part time per una nota catena di negozi di articoli per l’infanzia. Ha fondato il gruppo internazionale delle Cure Girls ed è vice presidente della Marina Romoli onlus, organizzazioni no profit che promuovono iniziative per raccogliere fondi in aiuto ad atleti che a seguito di incidenti hanno avuto la sventura di rimanere disabili, ma soprattutto poter arrecare un aiuto concreto alla ricerca della cura della paralisi per tutti. Con Marina Romoli, (grande promessa del ciclismo che a seguito di incidente rimaneva paralizzata), radunano attorno alle loro iniziative molti atleti campioni dello sport, dal ciclismo, alle moto, nuoto, pallavolo ecc., che le sostengono nelle Loro iniziative per le quali Loredana svolge un grande lavoro organizzativo.

Marta Sempio

Giovane imprenditrice agricola, laureata, sposata con 3 figli.  Dal 2000 conduce l’azienda agricola di famiglia in Lomellina nell’ambito della risicoltura, cerearicoltura, arboricoltura, produzione di energia da fonti rinnovabili biogas-fotovoltaico, zootecnia e da ultimo agriturismo e servizi per l’infanzia. In particolare Marta conduce la cascina Tessera nel comune di Valeggio, luogo di cultura per grandi e piccoli. La cascina diventa di volta in volta galleria d’arte, spazio per proiezioni cinematografiche, incontri dove il cibo diventa nutrimento non solo per il corpo ma anche per la mente e il cuore. E poi “La Fattoria didattica”, quando la “Tessera” apre ai bimbi dal nido in poi, e permette loro di immergersi nella natura a piene mani e a pieni occhi. Un grande impegno e un grande esempio di amore e passione per la “terra” e per ciò che si ha e si fa.

Antonella Cribellati

Antonella Cribellati, è una donna che nel corso degli anni si è fatta strada nel settore vitivinicolo assumendo ruoli di alta responsabilitá e prestigio. L’azienda, situata nel cuore dell’Oltrepo Pavese, fu fondata nel 1981 da Trento Cribellati, imprenditore e sognatore, ed oggi gestita da Antonella insieme al fratello Piero. Pinot nero e moscati sono i fiori all’occhiello di Antonella Cribellati. L’azienda ha uno dei piu’ preziosi cru di Pinot Nero della zona, infatti nell’800 vennero qui piantate le prime barbatelle del vitigno stesso.  Il nome Anteo deriva da una suggestione poetica del fondatore,il papà Trento. Come il gigante Anteo, figlio di Gea, la Terra, sconfiggeva ogni avversario traendo sempre nuova forza dal rinnovato contatto con la madre, così la l’ azienda riceve la propria forza direttamente dalla Madre Terra. Ed anche Antonella rinnova nello spirito della natura forza ed energia.

Siura Maria

La Siura Maria, al secolo Maria Bartoli, è conosciuta da tutti a Belgioioso nella Bassa pavese, per la sua grande abilità nell’arte culinaria e la sua passione per il teatro. Oltre a gestire insieme ai due figli Luigi ed Eugenio un negozio di gastronomia, partecipa alle attività della compagnia Teatro Insieme. E’ arrivata a Belgioioso nel 1956, quando suo padre, dipendente della Ferrovie dello Stato, fu trasferito da Foligno. Mentre il papà Marco svolgeva il suo lavoro in ferrovia, la mamma Adalgisa, detta Gisa la Foligno, si dedicava alla sua grande passione, quella del ricamo. Teneva anche una scuola di cucito per le ragazze del rione che andavano a casa della signora Adalgisa ed apprendevano le nozioni base per ricamare. La semplicità, l’amore per la famiglia e la passione per il lavoro che svolge con grande abilità fanno della Siura Maria Una Donna che ce l’ha fatta.

Claudia Nicelli

Di Piacenza,diplomata stilista di moda all’istituto Le Grand Chic di Piacenza. Collabora con aziende di moda.Responsabile di show-room di nomi come Caractère e kookay. Esce con 2 collezioni di moda firmate con il suo nome. Conosce nel 1996 Albertico Calderon ballerino e maestro di danze cubane in particolare rumba e balli rappresentanti la religione cubana Santeria che esprimeva con un gruppo di ballo. Claudia pensa pero al futuro ed insieme fondano nel 2000 una prima l’associazione e poi insieme aprono una scuola di ballo.Ogni anno con gli allievi si recano a Cuba per far conoscere la cultura cubana portando sempre medicinali e necessità primarie. 5 anni fa Albertico decide di far diventare questa idea di aiuto verso il suo paese una nuova associazione con l’intento di uno scambio con la cultura italiana e cubana e di aiutare i bambini di Juanelo. Ma a Cuba accade un incidente con un ciclista che purtroppo perde la vita e Albertico viene trattenuto a Cuba. Un dramma famigliare che Claudia cerca di contrastare con il duro lavoro presso la Scuola. Introduce altre discipline tra cui il tango che diventa anche un aiuto in un momento così difficile. Solo da poco Albertico ha fatto ritorno in Italia ed ha trovato la scuola sempre più importante e operativa grazie a Claudia , una Donna che ce l’ha fatta.

Maria Giovanna Farina

Filosofa, scrittrice. Dice di sé: “Sono filosofa, consulente filosofico e scrittrice. I miei libri sono percorsi per vivere meglio”. E infatti di libri Maria Giovanna ne ha scritti molti. L’ultimo,”La libertà di scegliere” nasce dopo aver imparato a volare alto, ma se le ali non sono robuste faticano a sostenere il lungo volo, le turbolenze e i vuoti d’aria.
Maria Giovanna Farina, riprendendo il suo fortunato libro “Ho messo le ali”, dà continuità al percorso elaborandone i punti nodali e andando oltre ci consegna un nuovo lavoro capace di accompagnare con determinazione alla scelta. Scegliere è un passaggio fondamentale dell’esistenza soprattutto quando si tratta di riconoscere le persone che ci faranno soffrire; dobbiamo però salvare e non perdere nell’ufficio degli oggetti smarriti chi ci ama, sia esso un innamorato, un amico o un collega.

Elena Centemero

Deputata della Brianza, al suo secondo mandato da Presidente della Commissione Eguaglianza e non discriminazione del Consiglio d’Europa, per i risultati raggiunti in favore dell’empowerment delle donne, per l’impegno nella promozione di azioni tese a migliorare la condizione delle donne, ad eliminare la discriminazione di genere e a combattere la violenza sulle donne.