OGGI si svolge una iniziativa dell’Uniccef:   sulla spiaggia di Sant’Erasmo, in occasione del G7 centinaia di barchette di carta.

Un evento quanto mai opportuno all’indomani dell’ennesima strage di bambini a largo della Libia. A livello mondiale, dal 2010 il numero di bambini migranti che viaggiano da soli è quintuplicato: sono il 92% di quelli arrivati in Italia via mare dall’inizio del 2016

In occasione del vertice del G7 in Sicilia, sulla spiaggia di Palermo, l’UNICEF  ha organizzato un evento simbolico a Sant’Erasmoquanto mai opportuno all’indomani della strage di bambini annegati in mare – almeno 31 – nel naufragio di un barcone carico di migranti nelle acque al largo del porto libico di Zuara. Dove una barca si è capovolta, non si sa ancora se per un’onda o per un improvviso spostamento delle persone a bordo, che erano circa 500. Il comandante della Guardia costiera italiana, Cosimo Nicastro, ha riferito che il personale navigante avrebbe individuato “almeno 20 cadaveri in acqua”, mentre  gli operatori dell’Ong Moas hanno fatto sapere di aver recuperato 31 corpi, la maggior parte bambini.

Il salvataggio simbolico con le barchette di carta. L’iniziativa dell’Unicef viene svolta assieme alla Guardia Costiera italiana, a studenti di Palermo, volontari e ragazzi migranti e rifugiati. Le barchette di carta contengono un messaggio speciale da parte di giovani da tutta Italia. Studenti, volontari, adolescenti migranti e rifugiati entrano in mare per ‘salvare’ le barchette, per ricordare i bambini che hanno perso le loro vite cercando di raggiungere l’Europa su imbarcazioni deboli e inadatte alla navigazione.

 

All’iniziativa partecipano  il dottor Pietro Bartolo – il medico diventato famoso per aver curato migliaia di bambini e donne appena sbarcati a Lampedusa – sarà nominato Goodwill Ambassador dell’UNICEF Italia. Partecipano inoltre molti studenti di Palermo, ragazzi migranti e volontari dell’UNICEF, il sindaco della città Leoluca Orlando, Justin Forsyth, Vice Direttore generale UNICEF, Paolo Rozera, Direttore generale UNICEF Italia, l’ammiraglio Gaetano Martinez, della Guardia Costiera.

E’ quintuplicato il numero dei bambini migranti da soli. A livello mondiale, dal 2010 il numero di bambini rifugiati e migranti che viaggiano da soli è quintuplicato. Il 92% di tutti i bambini arrivati in Italia via mare dall’inizio del 2016 sono non accompagnati e separati. Affrontano enormi rischi in ogni momento del loro viaggio. Solo quest’anno, circa 200 bambini sono annegati nella rotta del Mediterraneo Centrale, uno dei percorsi migratori più letali, visto che i bambini sono spesso costretti a viaggiare su fragili gommoni, quasi deboli quanto le barchette di carta che verranno utilizzate nel tentativo di salvataggio. Mentre i leader mondiali si incontrano per il vertice del G7 a Taormina, in Sicilia, l’UNICEF invita loro e gli altri leader a proteggere i bambini rifugiati e migranti, soprattutto quelli non accompagnati, da sfruttamento e violenze e di adottare i sei punti dell’Agenda di Azione.

 

IN EUROPA SCOMPARE UN BAMBINO OGNI DUE MINUTIIn Italia Telefono Azzurro gestisce per la Commissione Europea il 116.000 la linea internazionale nazionale dedicata ai minori scomparsi non accompagnati

IL DOSSIER: dal 2009 sono circa 2000 gli scomparsi segnalati al numero dell’associazione. Fenomeno dilagante in tutta Europa. Caffo avverte: “Fenomeno sottostimato, occorre ampliare attività”

Nell’Unione Europea, un minore viene dichiarato scomparso ogni due minuti, questo secondo quanto riporta Missing Children Europe, la federazione Europea per i “Bambini Scomparsi e Sfruttati Sessualmente” che rappresenta 33 organizzazioni non governative attive in 24 Paesi dell’Unione Europea. Tutti questi Paesi collaborano con l’intento di costruire a livello europeo buone prassi e di agevolare lo scambio di procedure di intervento sempre più efficaci nel contrastare la scomparsa di bambini e adolescenti italiani e stranieri.  In più gestiscono, ciascuna nel rispettivo paese, la linea 116.000, il numero unico europeo per Minori Scomparsi. Al numero verde operatori specializzati forniscono supporto psicologico, sociale, giuridico e amministrativo 24/7 via telefono sms o chat.  Oltre a offrire numerosi servizi di prevenzione.  In Italia l’affidamento esclusivo del servizio è assegnato a Telefono Azzurro.

Il tema di minori scomparsi in Europa è diffuso. Le segnalazioni dei casi trattati dalla hotline, riguarda casi di “fuga” (il 57%), seguita da rapimento (23). Spesso scappano dai centri d’accoglienza in cerca di sopravvivenza diventando però vittime di abuso e sfruttamento sessuale.

Le chiamate ricevute ogni anno al 116.000 in tutta Europa sono oltre 50.000, segnalazioni, che a seconda del tema e della gravità vengono poi gestite in collaborazione con le autorità.

Nel 2016 i casi effettivamente gestiti dalle hotline 116 000 in Europa (informazioni fornite da 23 hotline), sono stati 5742, un trend in crescita rispetto al 2015.
In questo scenario si muove quindi nel nostro paese Telefono Azzurro, che in occasione del Missing Children’s Day, ha presentato un preoccupante dossier sul tema.  Dal 2009 a oggi, la linea 116 000 affidata a Telefono Azzurro in Italia ha accolto 1816 nuove segnalazioni di scomparsa, ritrovamenti, avvistamenti e aggiornamenti su casi di minorenni scomparsi. A queste devono essere aggiunte le numerose chiamate nelle quali il 116 000 ha offerto supporto emotivo al chiamante o ha risposto ad una richiesta di informazioni sul servizio.

“Le considerazioni e le implicazioni basate su tali dati, vanno sviluppate considerandole come una sottostima della reale incidenza del fenomeno, in quanto riferiscono esclusivamente circa i casi di fatto notificati alle linee – commenta Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria infantile presso l’università di Modena e Reggio Emilia. Uno degli obiettivi della Hotline 116 000 è proprio quello di incrementare la capacità di risposta ai bisogni e riduzione dei rischi specifici cui sono esposti i MSNA.
Tale azione verrà implementata attraverso il rafforzamento e l’ampliamento delle attività e delle competenze offerte a sostegno dei MSNA, dei loro caregiver e degli stakeholder coinvolti nelle azioni di supporto, assistenza, presa in carico ed erogazione di servizi”.

Nell’ultimo biennio il Servizio 116 000 Hotline nel nostro paese ha registrato un esponenziale incremento delle segnalazioni di allontanamento dai centri di accoglienza da parte dei minori stranieri non accompagnati.

Dal 1° Gennaio al 31 Marzo 2017, il 79,63% dei casi gestiti dalla Hotline 116 000 di Telefono Azzurro ha riguardato casi di fuga/scomparsa di Minori Stranieri Non Accompagnati dei quali le tracce rimangono quasi sempre perse. Solo nel primo trimestre del 2107 sono pervenute 87 segnalazioni di scomparsa, oltre la metà del dato annuale registrato nel 2017. L’estrazione di questa informazione conferma un trend fortemente in crescita della fattispecie, rilevato nelle ultime annualità di gestione del Servizio.

All’interno della macro categoria “Scomparsa di minore” rientrano diverse tipologie: Scomparsa non altrimenti specificata, Sottrazione Parentale (nazionale e internazionale), Rapimento, Fuga da casa/istituto, Minori Stranieri Non Accompagnati. Il maggior numero di casi gestiti dal Servizio riguarda casi di Minori Stranieri Non Accompagnati (27,3%).

Compito precipuo del servizio 116 000 è quello di favorire ed estendere la ricerca dei bambini scomparsi anche oltre i confini nazionali, condividendo le informazioni relative a casi di scomparsa con gli altri omologhi 116 000 attivi, operativi nelle rispettive Nazioni. Il Paese con cui si è instaurata una maggiore collaborazione, nel periodo di riferimento dei dati, è la Romania (22%).

La maggior parte dei minori coinvolti in situazioni di scomparsa e segnalati al Servizioè di genere maschile (56,60%), mentre la fascia d’età più coinvolta riguarda i bambini che hanno un’età compresa tra quindici e diciotto anni (51,92 %).