memoriaIl 27 gennaio del 1945  l’Armata Rossa apriva i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, rivelando al mondo gli orrori che vi erano stati consumati. Nel 2000 il Parlamento italiano istituiva il 27 gennaio “Giorno della Memoria”, in “ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.
In Italia, la tragedia della Shoah colpì il popolo ebraico con le leggi razziali del ’38 e, successivamente, con le deportazioni, iniziate con l’occupazione nazista avvenuta dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Anche altre persone e categorie furono perseguitate dal regime, “colpevoli” di una diversità  di idee, di valori, di appartenenza etnica o religiosa.
Accanto alle numerose occasioni di approfondimento e ricordo a carattere nazionale e regionale, con le numerose voci ancora pronte a testimoniare gli orrori e a far circolare la memoria, si colloca la mostra “LA VEGLIA DELLE COSCIENZA NEL TERZO REICH”a Palazzo Moroni – Scuderie-
Inaugurazione: mercoledì 11 gennaio 2017, ore 17 e 30

L’iniziativa La veglia delle coscienze nel Terzo Reich ha il compito di dare risalto storico e morale al senso di responsabilità che guidò quanti si dissociarono dal regime nazista, mantenendo vigile la propria coscienza.
Vi è il racconto delle varie anime di opposizione al potere hitleriano: ci si concentra in particolare sul no di gran parte della Chiesa cattolica, sul rifiuto di collaborare dei protestanti, dei luterani, dei Testimoni di Geova, sulla protesta di singole persone e di piccoli gruppi, sulla maturità civile del mondo culturale e artistico.
Raccontare del coraggio di chi ha messo a repentaglio la propria esistenza per una giusta causa, qual è la libertà di pensiero e di espressione, serve da monito per le giovani generazioni, funge da fondamentale esempio per la morale sociale. Do l’incontro si visiterà la mostra fotografica  “Quell’umanità negata dall’uomo” di Alessio Boscolo allestita a Palazzo Moroni nel Cortile Pensile.
Sono brandelli di storie e di memorie della Shoah che ci parlano,  uno sguardo che rimanda spesso oltre.   La mostra è una “riflessione fotografica” sulle storie e le memorie della Shoah. Le inquadrature con tagli stretti sul dettaglio, uno sguardo che si identifica con quello della persona imprigionata e ci riconduce oltre: al di là del reticolato, oltre i cancelli e i paurosi camminamenti elettrificati, verso un cielo che è rimasto azzurro.
Alcune immagini sono evocative, altre più esplicite, come quelle delle baracche, dei forni, dei binari che entrano nel campo di Birkenau e la sequenza di volti e occhi degli internati, in cui emerge distintamente come siano già stati derubati della loro umanità.
Nella sua riflessione Alessio Boscolo non ha scelto volutamente il bianco e nero, bensì il colore: “Le emozioni forti legate alla mia visita sono passate attraverso il mio sguardo prima che attraverso l’obiettivo, ho voluto rispettare questo senso di realtà“. Informazioni
Ingresso libero Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
Giardino dei Giusti del Mondo di Padova
tel 049 8205238