goliarda-sapienza4-636x900Lìbrati  mercoledì 22 febbraio alle ore 18,30 presenta il libro Goliarda Sapienza. Una voce intertestuale di Alessandra Trevisan.

Questa nuova monografia su Goliarda Sapienza muove da un’esigenza nata in cinque anni di studio e approfondimento: tentare una differente e rinnovata ricognizione critica sull’autrice con ampliamenti, riproposizioni e riappropriazioni di alcune tesi edite, talora veri e propri sconfinamenti, considerando in maggior misura le opere postume commisurate alle opere pubblicate in vita. La cronologia odierna svela, infatti, un’intertestualità inedita, che deve essere letta – soprattutto, ma non solo – alla luce della raccolta poetica Ancestrale, dei racconti di Destino coatto, e dei testi di Tre pièces e soggetti cinematografici.

Ripercorrendo la biografia di Sapienza – prima – tracciata grazie a documenti inediti, ed entrando nei testi – in seguito – si ritesse la trama di un’esistenza plurima, vitale e libera, presentata seguendo un itinerario artistico che trova fondamento nella “voce” come “strumento primo” di scrittura, e perciò imprescindibile nell’approccio all’opera tutta.

Chiude il volume un’ampia bibliografia, a oggi la più completa esistente sull’autrice.

Sarà presente l’autrice Alessandra Trevisan. Intervengono Arianna Cheschin, dottoranda all’Università Ca’Foscari, e il poeta e saggista Paolo Steffan.

Alessandra Trevisan (1987) è dottoranda in Italianistica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ha completato il suo percorso di studi. Suoi saggi e contributi su Sapienza sono apparsi in miscellanee e presentazioni, nonché nel volume Voce di donna, voce di Goliarda Sapienza (LVF, 2016) scritto con A. Toscano e F. Michieli. Dal 2011 è redattrice del lit-blog «Poetarum Silva». Sperimentatrice vocale, lyricist e performer, partecipa alla band UnkNwn (IDM, synthpop), al progetto tra musica intuitiva e danza contemporanea The Expanding Universe of Al-Joberal-Chirolechi e collabora con la poeta Silvia Salvagnini.

Arianna Ceschin si occupa di letteratura delle donne e di giornalismo femminile contemporaneo con uno sguardo particolare ai profili di Paola Masino, Alba De Céspedes, Ada Negri, Luce D’Eramo, Anna Maria Ortese. Tra le sue pubblicazioni compaiono la nota di lettura Anna Maria Ortese, Il mare non bagna Napoli, in «Carte allineate», dicembre 2014; il saggio «Addio, cara Paola. […] Abbiate il mio augurio»: lettere di Ada Negri a Paola Masino, in BARBARA STAGNITTI (a cura di), Ada Negri. Fili d’incantesimo, Padova, Il Poligrafo, 2015. Partecipa al volume Siamo partite in tre, Trieste, Vita Activa, 2016.

Paolo Steffan, nato nel 1988, ha fatto studi classici al Liceo “Marconi” di Conegliano e si è laureato in Filologia e letteratura italiana all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Come critico ha dato alle stampe il saggio “Un «giardino di crode disperse». Uno studio di Addio a Ligonàs di Andrea Zanzotto” (Aracne 2012) con prefazione di Ricciarda Ricorda e la monografia “Luciano Cecchinel. Poesia. Ecologia. Resistenza” (Arcipelago itaca 2016) con prefazione di Alessandro Scarsella, e ha curato con Giuliano Galletti il volume “Sebastiano Barozzi e la sua Cronaca del popolo. Un poeta di San Fior nel Risorgimento” (Edizioni Comune di San Fior, 2016). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti come poeta. Sue fotografie, disegni e dipinti sono ospitati in volume, su rivista e in un film.