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Quando il suo liceo (Instituto de Educación Secundaria Ies Diego de Siloe di Albacete) ha organizzato un concorso per brevi filmati prodotti dai suoi studenti, la diciassettenne spagnola Alicia Ródenas – in immagine – ha presentato un video in cui legge “le cento frasi sessiste a cui le donne non possono sfuggire”. È fatto straordinariamente bene non solo dal punto di vista filmico: comincia con le frasi che rinforzano gli stereotipi di genere nell’infanzia, si muove attraverso la sessualizzazione coatta e la denigrazione del corpo femminile e mostra come tutto ciò si evolva nell’abuso fisico.

“Se ti vedono giocare con i maschietti diranno che sei un maschiaccio”.

“Ti interessano i computer? Non dovresti far danza, piuttosto?”.

“Sei così carina quando ti vesti bene”.

“Sei sempre circondata da ragazzi, li provochi sessualmente”.

“Cosa ti prende, hai le mestruazioni?”.

“Non lasciarmi o faccio qualcosa di folle”.

 

La sua scuola l’ha trovato così interessante da discuterlo pubblicamente con tutti gli studenti e le studentesse, dopo una lezione dell’insegnante di psicologia, e di postarlo su YouTube il 29 marzo, dove da allora è stato visto più di 120.000 volte. Condiviso su Facebook ha quasi raggiunto il milione di visite. Eccolo:

Naturalmente molti stronzetti si sono sentiti in dovere di insultare e minacciare Alicia (il liceo ha in seguito disabilitato i commenti) ma, dice la ragazza,

“Ci sono commenti, quelli che mi piacciono di più, di persone che dicono di aver cambiato modo di pensare dopo aver visto il filmato. Parlare del sessismo è necessario, perché troppa gente pensa che queste frasi siano innocue. Bisogna cominciare a parlarne da giovani, altrimenti può essere difficile capire quanti danni fanno”.

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Alicia ha spiegato alla stampa che realizzare filmati è per lei solo un hobby e che la sua aspirazione è studiare psicologia.

Il testo che legge nel video era già diventato virale nel 2015. Si intitola “Che bella ragazza!” ed è stato scritto da un’altra giovane femminista di Madrid, Ro de la Torre, che ha dato alla studentessa il permesso di usarlo.

“La violenza sessista non esiste solo quando ne muori, ma è qualcosa che ti porti dietro tutta la vita”,

spiega Ro e allo stesso modo Alicia conclude il suo filmato:

“La violenza di genere non è solo fisica. La viviamo sin dall’infanzia e ci perseguita sino alla fine. Combattiamola ahora o nunca, ora o mai più”.|

 

* Giornalista, formatrice e regista teatrale femminista, autrice del blog lunanuvola (ha autorizzato Comune a pubblicare i suoi articoli)