Con una straordinaria vittoria dei principi della Dichiarazione universale
dei diritti umani (Dudu), 66 nazioni in sede di Assemblea generale delle
Nazioni Unite hanno sostenuto ieri una dichiarazione innovatrice,
riaffermando che le forme di protezione internazionale dei diritti umani
includono l’orientamento sessuale e l’identita’ di genere.E’ la prima
volta che una dichiarazione di condanna degli abusi dei diritti delle
persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt) e’ stata presentata
all’Assemblea generale.

La dichiarazione ha ottenuto un{{ sostegno senza precedenti da parte di
cinque continenti, comprese sei nazioni africane}}.
_ L’Argentina ha letto la
dichiarazione davanti all’Assemblea generale. Un gruppo interregionale di
Stati, tra cui Brasile, Croazia, Francia, Gabon, Giappone, Paesi Bassi e
Norvegia, ha coordinato la bozza del documento.

I 66 paesi hanno riaffermato ‘i principi di non discriminazione, in base
ai quali i diritti umani sono validi per ogni essere umano allo stesso
modo senza riguardo per l’orientamento sessuale o l’identita’ di genere’.

Hanno affermato che ‘sono{{ profondamente preoccupati per le violazioni dei
diritti umani e delle liberta’ fondamentali basati sull’orientamento
sessuale o sull’identita’ di genere}}’, e hanno dichiarato che ‘violenza,
molestia, discriminazione, esclusione, stigmatizzazione e pregiudizio sono
indirizzati contro le persone in tutti i paesi del mondo a causa
dell’orientamento sessuale o dell’identita’ di genere’.

La dichiarazione ha condannato le uccisioni, la tortura, l’arresto
arbitrario e la ‘deprivazione dei diritti economici, sociali e culturali,
tra cui il diritto alla salute’. I paesi partecipanti hanno chiesto a
tutte le nazioni di ‘promuovere e {{proteggere i diritti umani di tutte le
persone, a prescindere da orientamento sessuale e identita’ di genere}}’ e
di {{porre fine all’applicazione di sanzioni penali nei confronti delle
persone Lgbt}}.

Secondo i calcoli dell’ILGA ([International Lesbian, Gay, Bisexual,
Transgender and Intersex Association->http://www.ilga.org/]) e di altre organizzazioni, {{oltre sei
decine di paesi sono ancora dotate di leggi contro il sesso consensuale
tra adulti dello stesso sesso}}.
_ La maggioranza di queste leggi e’ retaggio
degli ordinamenti coloniali.

Il Comitato per i diritti umani delle Nazioni
Unite (l’organismo che interpreta il Patto internazionale sui diritti
civili e politici, un trattato Onu centrale) affermo’, in una storica
decisione del 1994, che tali leggi violano i diritti e che le norme sui
diritti umani proibiscono le discriminazioni fondate sull’orientamento
sessuale.

Violazioni dei diritti umani basate sull’orientamento sessuale e
l’identita’ di genere vengono commesse in tutto il mondo regolarmente.

Ad
esempio:

– negli {{Stati Uniti d’America}}, Amnesty International ha documentato gravi
esempi di abusi da parte della polizia nei confronti delle persone Lgbt,
tra cui episodi che costituiscono tortura e maltrattamenti. Gli Usa si
sono rifiutati di firmare la dichiarazione dell’Assemblea generale.
– In {{Egitto}}, Human Rights Watch ha documentato un’imponente repressione
nei confronti di uomini sospettati di comportamento omosessuale tra il
2001 e il 2004, che ha visto centinaia di migliaia di uomini essere
arrestati e torturati. L’Egitto si e’ opposto attivamente alla
dichiarazione dell’Assemblea generale.
– La Commissione internazionale per i diritti umani di gay e lesbiche ha
documentato come, in {{molti paesi africani}}, le leggi sulla sodomia e il
pregiudizio neghino la protezione dei diritti agli africani che praticano
atti sessuali tra persone dello stesso sesso affetti da Hiv/Aids e come
possano in realta’ criminalizzare anche i gruppi non colpiti.

Le firme della dichiarazione hanno sconfitto un’intensa opposizione da
parte di un gruppo di governi, che regolarmente cercano di bloccare
l’attenzione dell’Onu sulle violazioni basate sull’orientamento sessuale e
l’identita’ di genere.
_ Solo {{57 Stati hanno firmato un testo alternativo
promosso dall’Organizzazione della Conferenza Islamica}}. Affermando i
‘principi di non discriminazione e uguaglianza’, hanno rivendicato che i
diritti umani universali non includono ‘i tentativi di concentrarsi sui
diritti di certe persone’.

Inizialmente,{{ la Santa Sede}} aveva dato voce a una ferma opposizione nei
confronti della dichiarazione dell’Assemblea generale, che ha provocato
grandi critiche da parte dei difensori dei diritti umani in tutto il
mondo. Con un significativo capovolgimento, tuttavia, la Santa Sede ha poi
chiesto all’Assemblea generale di invocare l’abrogazione delle sanzioni
penali per il comportamento omosessuale.

Quest’anno ricorre il 60° anniversario della Dudu e la dichiarazione
dell’Assemblea generale riafferma l’ampiezza e la portata dei suoi
principi. La dichiarazione non e’ vincolante, ma riafferma cio’ che gli
organismi delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno ripetutamente
affermato: che nessuno deve subire violazioni dei diritti a causa del
proprio orientamento sessuale e dell’identita’ di genere.

Navanetham Pillay, l’Alto Commissario Onu per i diritti umani, ha
sostenuto vigorosamente la dichiarazione. In un messaggio registrato, ha
citato la decisione del 1996 del Sudafrica di proteggere l’orientamento
sessuale nella propria Costituzione.
_ Ha evidenziato ‘il compito e la sfida
di andare oltre il dibattito se tutti gli esseri umani siano portatori di
diritti’ per ‘assicurare il clima adatto per l’applicazione’.

Dalla decisione storica del Comitato per i diritti umani del 1994, gli
esperti delle Nazioni Unite hanno ripetutamente agito contro gli abusi che
hanno avuto per oggetto le persone Lgbt, tra cui uccisioni, tortura,
stupro, violenza, sparizioni e discriminazione in diversi contesti. Gli
organismi previsti dai trattati dell’Onu hanno chiesto agli Stati di porre
fine alla discriminazione nella legge e nella pratica.

Altri organismi internazionali, tra i quali il {{Consiglio d’Europa e
l’Unione europea, hanno preso posizione contro la violenza e la
discriminazione ai danni di persone Lgbt}}.
_ Nel 2008, tutti i 34 Stati
membri dell’Organizzazione degli Stati Americani hanno approvato
all’unanimita’ una dichiarazione in cui si afferma che le {{forme di
protezione dei diritti umani si estendono all’orientamento sessuale e
all’identita’ di genere}}.

In precedenza nella stessa giornata, l’Assemblea generale ha inoltre
adottato una{{ risoluzione di condanna delle esecuzioni extragiudiziali,
contenente un riferimento che si oppone alle uccisioni basate
sull’orientamento sessuale}}. L’Uganda si e’ mossa per eliminare il
riferimento, ma l’Assemblea generale l’ha respinto con 78 voti contro 60.

{{I paesi che hanno sottoscritto la dichiarazione dell’Assemblea Generale}}
sono i seguenti: Albania, Andorra, Argentina, Armenia, Australia, Austria,
Belgio, Bolivia, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Bulgaria, Canada, Capo
Verde, Cile, Cipro, Colombia, Croazia, Cuba, Danimarca, Ecuador, Estonia,
Finlandia, Francia, Gabon, Georgia, Germania, Giappone, Grecia, Guinea
Bissau, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Liechtenstein,
Lituania, Lussemburgo, (ex Repubblica iugoslava di) Macedonia, Malta,
Mauritius, Messico, Montenegro, Nepal, Nicaragua, Norvegia, Nuova Zelanda,
Paesi Bassi, Paraguay, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca,
Repubblica Centrafricana, Romania, San Marino, Sao Tome’ e Principe,
Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Timor Leste,
Ungheria, Uruguay e Venezuela.

La {{coalizione di organizzazioni internazionali per i diritti umani che
hanno promosso la dichiarazione congiunta}} comprende: Amnesty
International, ARC International, Center for Women’s Global Leadership,
COC Netherlands, Global Rights, Human Rights Watch, International
Committee for IDAHO (the International Day Against Homophobia),
International Gay and Lesbian Human Rights Commission (IGLHRC),
International Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender and Intersex Association
(ILGA), International Service for Human Rights, Pan Africa ILGA e Public
Services International.

– {{Fonte}}: [Amnesty international->http://www.amnesty.it/]