Quando si apprende però che 9 persone in varie parti d’Italia sono morte sul luogo del lavoro ina una sola giornata, a me non viene in mente il bianco ma il rosso del sangue e della rabbia e il nero della disperazione.Il bianco lo si può ricollegare ad una colomba, ad una settimana
bianca, alla purezza dell’infanzia, ad un’assegno a vuoto…dipende da
cosa ci viene istintivamente di pensare.
_ Quando si apprende però che 9
persone in varie parti d’Italia sono morte sul luogo del lavoro ina una
sola giornata, a me non viene in mente il bianco ma il rosso del sangue
e della rabbia e il nero della disperazione.
_ Bianco è morte, è vacuo, è
indistinto luogo comune che accomuna i morti sul lavoro, non in nero.

Oggi 11 giugno, in una Roma blindata per l’arrivo del Messaggero di
Pace che si incontrerà con altrettanti pari suoi di ogni ordine e
grado, potremmo giocare al lotto queste cifre: peccato non si ripetano
uguali, sono numeri variabili, su tutte le ruote.

Sei operai che lavoravano nel
depuratore consortile di Mineo, a 35 km da Catania, sono morti mentre
stavano pulendo una vasca depuratore, inalando sostanze tossiche, quattro dipendenti
comunali e due di un’azienda privata.

Uno di 33 anni, è morto ieri sera, nelle Valli del Natisone, in
provincia di Udine, mentre era al lavoro in un campo ed è stato
travolto da una ruspa.
_ L’altra vittima è un operaio di 42 anni,
Bortolo Strambini, morto ad Imperia in un
incidente avvenuto nei cantieri per il raddoppio della linea
ferroviaria Genova-Ventimiglia.

L’altra vittima e’ un operaio edile di 46 anni, deceduto dopo essere caduto da un ponteggio mentre tinteggiava
l’esterno di un’abitazione nel centro di Orani (Nuoro), paese in cui
risiedeva.

Forse queste ultime morti, strapperanno il primato ai romeni, i
prossimi antagonisti della grande Sfida calcistica.
_ Sembra che con il
suo 21,3%, la Romania “guida
tristemente il primato dei Paesi stranieri che danno il maggior
contributo in termini di decessi sul lavoro in Italia e con il 9,7% si
piazza al terzo posto nella classifica degli infortuni.”

“A Maronna v’accompagn’”. Così il cardinale Crescenzo Sepe, con candore infinito, ha
salutato Silvio Berlusconi al termine
di un incontro definito “proficuo” alla curia di Napoli, per portare avanti il
piano sui
rifiuti di Napoli.

Si cercherà intanto di rimediare a questa ecatombe di numeri con un
massiccio sciopero generale, a cui i lavoratori in nero, non
parteciperanno: il loro vestito è fuori luogo nel bianco accecante.