Appena si è diffusa la notizia del tragico femminicidio di Novi, l’Udi Modena, Novi e Carpi (con tante adesioni di singole ed associazioni) hanno dato appuntamento per una fiaccolata il 9 ottobre; successivamente è stata indetta un’altra fiaccolata per l’8 ottobre da “Terre d’argine” con adesione della commissione Pari opportunità del Comune. Di seguito pubblichiamo il comunicato dell’Udi di Modena, Novi e Carpi e nazionale, ed una lettera di Stefania Cantatore per l’Udi di Napoli che esprimono interrgativi sulla fiaccolata dell’8 ottobre, pur assicurando la loro presenza ad ambedue. Le donne dell’UDI hanno indetto a Novi per sabato 9 ottobre una fiaccolata contro il femminicidio, ci saremmo aspettate dalle istituzioni sostegno e riconoscimento. Le istituzioni ritengono, invece, di dover organizzare il giorno prima una propria fiaccolata, promossa dai quattro Comuni che fanno parte dell’Unione Terre d’Argine assieme alla Commissione Pari Opportunità dell’Ente.
{{Quindi di fiaccolate!}}

Che politica è mai questa che occupa tutti gli spazi e non partecipa mai veramente all’iniziativa della società civile?
La Commissione Pari Opportunità dell’Ente, poi, trova più naturale stare con gli enti locali che con le donne. Lo terremo a mente quando verremo chiamate come Associazione, è già successo, a dire la nostra sul senso politico dei Cpo.

Sabato 9 ottobre alle ore 20,30 NOI saremo in Piazza a Novi a manifestare, così come annunciato, insieme alle donne e alle Associazioni che hanno già dato la loro adesione, aspettiamo anche Luisa Turci

L’UDI invita le donne a scrivere a info@terredargine.it per far sapere quante siamo e come la pensiamo

{{UDI Novi, Carpi, Modena
UDI Nazionale}}

per info Odette De Caroli, UDI Carpi, 347 8821422

{{ Al Sindaco di Novi, Luisa Turci}}
Gentile Sindaca,

vengo a conoscenza dalla stampa che ha promosso una fiaccolata sull’ennesimo caso di uccisione di una donna nel nostro paese, per il giorno 8 Ottobre.

Lo apprendo mentre continuo a ricevere messaggi di solidarietà e adesione alla fiaccolata indetta per {{il 9 Ottobre, fin dalle prime ore dopo l’uccisione di Bègm, dalle donne dell’UDI e non solo. }} Questi messaggi sono tra le cose che uniscono questo nostro paese diviso dalla politica.

Mi rendo conto leggendo, l’uno e l’altro comunicato, che se la proposta “estetica” è la stessa, le motivazioni sono differenti, quindi assolutamente non concorrenti.

{{La fiaccolata dell’8 è per l’integrazione, mentre quella del 9 è contro il femminicidio.}}

Certamente per la politica istituzionale, l’integrazione è un grosso problema, tanto che le iniziative pubbliche si moltiplicano, anche se come sempre sono per lo più rivolte alla tradizionale apparenza determinata da religioni e usi, non di rado del tutto ignari del sentimento e dell’intelligenza delle donne. Non ci stupiamo quindi che lei, abbia chiamato i suoi cittadini su un fine che istituzionalmente la riguarda.

La nostra fiaccolata è contro il FEMMINICIDIO: parola che sicuramente avrà sentito, che nasce dalla conclusione fatale dei “processi di moderazione dei comportamenti femminili”.

La invito allora, lei che al di fuori del suo ruolo è mia sorella, a fare lo sforzo di esserci il 9 ottobre, perchè siamo tutte unite dalla minacciata decisione, apparentemente folle o immotivata, di un uomo di porre fine ai nostri giorni.

Noi saremo in piazza il 9 e l’aspetteremo. L’aspetteremo perché sappiamo che non solo Nosheen la riguarda, inquanto schiava del comando paterno, ma la riguarda anche {{la donna ridotta in fin di vita, a Piacenza,}} dal convivente con un forcone, appena{{ il giorno dopo l’uccisione di Bègm e qualcuno ancora dopo Teresa Buonocore}}.

L’integrazione è un problema riconosciuto anche concretamente dalla politica, non così il Femminicidio, ma anche questo la riguarda. Non se ne occupa ma la riguarda. Certo i media ci conducono a guardare l’etnia dell’assassino quando succede a Bègm, Sanaa ed Hina, ma quando succede, e lei sa quanto spesso, a Cristina, Francesca, Costanta (scusi se non arrivo alle 114 conosciute in quest’anno) uccise da uomini Italiani, il problema rimane senza eco nelle Istituzioni.

È morte, non stalking, molestia, stupro, è quello che c’è dopo. Finalmente {{sulla nostra morte annunciata vogliamo almeno lo stesso impegno}} che, se pure ambivalente, pubblicamente si dimostra per l’integrazione, la coesistenza degli usi e delle religioni.

Lei sa cosa succede alle donne che dicono NO, ma altrettanto non ha mandato “istituzionale” a sostenerle al di là del colore della pelle, appartenenza, lingua e religione.

Essere con noi è un atto di coraggio, significativo perché sarebbe fatto da un Sindaco, che le chiediamo mentre ancora lo Stato è al nostro fianco contro il femminicidio, lei può aiutarlo: facendogli vedere quale è il suo posto.

{{Se le fiaccole dell’8 e del 9 si unissero sarebbe cosa visibile da ogni angolo d’Italia}}: le cittadine, i cittadini e i loro rappresentanti parlano una lingua nuova e che la prima frase il quella lingua dice : sul sangue delle donne che vogliono essere libere non c’è convivenza che si può costruire, né tra simili né tra diversi

Se potrà, io l’aspetterò a Novi, che non è la mia città ma è più che mai il mio Paese.

{{ Stefania Cantatore (Udi di Napoli)}}

Napoli, 6/10/2010