Berselli e Vizzini dovrebbero sapere che stanno riproponendo la norma che era del Codice Rocco, roba fascista degli anni ’30. Usata dopo la chiusura dei bordelli per punire le prostitute che la legge Merlin rendeva non punibili.Ci dovrebbero dire dove sta la modernizzazione del Paese che dicono di avere nel programma del Governo se copiano leggi del secolo scorso e prendono la morale come misura, e magari ci dicano anche dove stà la libertà del popolo?
_ La cosa certa è che {{alimentano un clima di rifiuto sociale e di stigma verso le prostitute}}, esponendole al rischio di rappresaglie e di maggior sfruttamento.

Non si rendono conto che da domani le 70.000 prostitute (il numero è una stima delle ONG) saranno fuorilegge e potrebbero essere in breve sbattute in galera!
_ Una proposta che va a {{colpire nel mucchio senza alcun distinguo fra sfruttatori e prostitute}}, stranieri regolari e clandestini, italiani e stranieri.
_ Disoccupate, precarie, studentesse, migranti , madri di famiglia ecc…: tutte candidate alla galera.

Da 50 anni in questo Paese si discute di modificare in toto o in parte la legge Merlin ma da posizione talmente ideologiche ed estreme che non si giunge mai ad una soluzione.
_ I signori e le signore che sono stati eletti e vengono pagati profumatamente dovrebbero studiarsi i problemi e trovare ragionevoli soluzioni, che siano applicabili e non solo enunciazioni, non semplificazioni orrende e per di più scopiazzate dai testi medievali.

Riprendano in mano la proposta fatta dal precedente Ministro dell’Interno sulla prostituzione, che era il frutto di un accurato lavoro fatto dall’[Osservatorio sulla prostituzione e gli effetti criminali correlati->http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/documenti/immigrazione/2007_10_02_rapporto_prostituzione_e_reati_connessi.html_8783098.html] nel 2007.

In quel lavoro associazioni e istituzioni avevano trovato una mediazione per soddisfare il bisogno di sicurezza dei cittadini, la lotta seria alla criminalità e ai trafficanti, la protezione delle vittime della tratta, e la libertà di esistere delle prostitute e dei loro clienti.
Non sempre è necessario ripartire da zero, i buoni lavori si debbono tenere in conto e possono anche essere migliorati