Nel corso della storia il concetto, così come la struttura, della famiglia è parecchio mutato. La parola “famiglia” deriva dal latino “familia” che a sua volta discende da “famulus” , termine che indicava tutti i servitori appartenenti alla casta familiare.

In antichità la famiglia era di tipo “patriarcale”, ossia un’istituzione legata alla vita agreste: il capo era l’uomo più anziano e i restanti membri non erano soltanto moglie e figli del “pater familias” ma anche nipoti e figli coniugati.

Tale istituzione mutò il suo aspetto con la rivoluzione industriale ( nel corso del 900). La gente che lasciò le campagne per andare a vivere e a lavorare nelle città diede avvio ad una famiglia di tipo “mononucleare”, ristretta ai soli coniugi e ai loro figli.

Oggi invece pare ci sia {{un ritorno al modello patriarcale}} ma con la differenza che i membri non sono più genitori, figli e nipoti ma genitori, conviventi, figli legittimi, figli nati fuori dal matrimonio o in seconde nozze oppure unioni omosessuali ( come testimoniano anche programmi televisivi e telefilm, basti pensare ai “Cesaroni”).

Proprio {{su queste nuove società familiari si pronunciano Stato e Chiesa:}} da un lato lo Stato che, nella “Carta dei diritti fondamentali dell’unione europea del 2000”, riconosce come “famiglia” anche unioni diverse dal matrimonio; dall’altro la Chiesa la quale sostiene che “la convivenza non può essere una famiglia”. Forse come conseguenza di ciò, {{aumentano le richieste di “annullamento”}} piuttosto che di divorzio e diminuisce la natalità.

Si noti anche come sono mutati i ruoli all’interno della famiglia: nell’antico Egitto la famiglia era matriarcale, cioè centrale era il ruolo della donna, i musulmani accettavano e accettano la poligamia, in Italia (con l’avvento del cristianesimo) si accettò la monogamia e la libertà della donna.

Oggi la donna, tranne che per alcuni paesi, può votare, può lavorare e si gode della parità tra sessi. La donna è {{manager della società familiare}}: amministra i beni familiari e guida i componenti talvolta produce più introiti del marito e per quanto riguarda le faccende domestiche e l’educazione dei figli entrambi i coniugi intervengono.

Ciò che importa è creare un sistema sereno che dia ai figli delle regole poiché la famiglia è la prima società dove si plasma l’individuo e, grazie a questa, sarà un giorno capace d’inserirsi nella società più grande che è il mondo reale. Inoltre se la globalizzazione ha investito le società multinazionali è normale che investa anche la società familiare.

Non pare che il punto sia stabilire ciò che può essere etichettato con il termine “ famiglia”, pare piuttosto che il punto sia {{creare e far crescere individui civili. }}