006Raccontami di te

Mi chiamo Enrica Casanova e sono nata a Gaggio Montano il  3 luglio 1921. Eravamo  una famiglia  con 5 figli,  tre femmine e due maschi. Abitavamo  a Bombiana, in campagna. Avevamo una casa grande e un bel podere. Lavoravamo  la terra  ma stavamo bene. Non ci è mai mancato niente. Mio padre, che era persona istruita e aveva viaggiato, era stato anche in America, morì purtroppo di malattia nel  ’39. Mia madre era andata poco a scuola ma a casa era importante. Suo padre quando vendeva  gli animali e doveva trattare affari si consigliava sempre con lei.

 Cosa ricordi del giorno in cui hai votato per la prima volta?

Di quel giorno ricordo tutto come fosse oggi. Ero molto orgogliosa e combattiva.

Noi in famiglia era già da un po’ che si parlava di queste cose.

Mi ricordo che, nel periodo del fascismo,  quando  mio padre doveva andare a votare e voleva votare socialista mia madre si raccomandava tanto perché si diceva che dentro la cabina c’erano dei buchi  da dove spiavano e dopo sarebbero stati guai seri.

Mi ricordo un fatto, una cosa che mi è rimasta in mente.

Noi a casa avevamo un quadro con la figura di Mussolini e il re Vittorio Emanuele II.

Quando il fascismo cominciò  a fare delle cose malfatte mia madre oscurò completamente la figura di Mussolini e lasciò il  re. Dopo però anche il re aveva sbagliato e ci aveva traditi, allora mia madre distrusse completamente il quadro.

Noi non avevamo la radio ma nonostante abitassimo in campagna eravamo preparati e informati per votare.

La domenica quando andavamo a messa ne parlavamo con tutti gli altri del paese e ci scambiavamo le idee.

Venne anche a trovarci una amica di mia madre che era insegnante a Pistoia e ci consigliò di votare  per la Repubblica. Ma in casa nostra non avevamo incertezze.

Il fascismo era stato quello che sapevamo tutti. Il re invece di difendere il popolo italiano ci aveva traditi.

Fra di noi dicevamo: cos’ è la Repubblica? Noi dicevamo: è un metodo nuovo per guidare il popolo.  La Repubblica era una “persona” che si poteva  sostituire se non ti piaceva.

 

logo2Cos’ è cambiato con il voto alle donne?

Fu gettata una base e in Italia cambiò tutto.

Le donne potevano dire  cosa pensavano anche di politica.

Quando sono  andata a votare e ho votato per la Repubblica io sapevo di fare bene.

Da allora sono cambiate parecchie  cose per le donne, ma non così tanto.

Ci sono ancora tante cose che non vanno. Gli uomini si sentono frustrati e succedono cose brutte.