Nasce a Perugia il Centro Barbara Cicioni rivolto alle donne e tra queste, a quelle che sono vittime di qualsiasi forma di maltrattamento e violenza. Un rapporto importante è stato costruito con Differenza DonnaIl progetto persegue i seguenti obiettivi specifici:

– {{Sostenere le donne nel loro percorso di affrancamento}} dalle condizioni che hanno generato le situazioni di disagio e di violenza, e nell’elaborazione di percorsi alternativi da cui le donne ripartano per riappropriarsi della propria dignità e del ruolo di protagoniste della propria vita.

– Mantenere e sviluppare le attività e i servizi offerti in questa prima fase di
vita del Centro attraverso la {{realizzazione di una serie di servizi volti sia al
sostegno delle donne temporaneamente ospitate dal centro}} sia alla formazione
professionale delle operatrici e delle volontarie che vi svolgono attività di
accoglienza nel momento dell’apertura e quelle che vi si aggiungeranno strada
facendo.

– Incrementare la sua funzionalità perfezionando il centro attraverso una serie di processi tra i quali l’avvalersi di collaborazioni non più soltanto volontarie, rendendolo in grado – a tappe progressive – di {{ospitare per un periodo relativamente lungo e non più soltanto per pochi giorni}}, finché il percorso di riappropriazione della propria autonomia psicologica non sia stato portato a compimento.

– {{Rafforzare ed allargare la rete di collaborazione}}, posta in essere dal progetto già finanziato, progetto che ha la durata di un anno, scade a Luglio 2009 e non è ripetibile. Pertanto oltre all’indispensabile supporto che ci aspettiamo dalle istituzioni locali, ci siamo già attivati a partecipare a bandi , come a quello della Chiesa Valdese che destina parte dell’ 8% a progetti sociali tra cui quelli, che come il nostro, sono rivolti a combattere la violenza contro le donne – le linee guida qui descritte sono quelle che abbiamo presentato in quel progetto e di cui l’esito, che noi auspichiamo positivo, lo avremo in ottobre.

{{Un rapporto importante, lo definirei fondamentale, lo abbiamo costruito con
Differenza Donna}}, Associazione che fa parte della Rete Nazionale Antiviolenza cui aspiriamo e ci proponiamo di entrare a far parte. Differenza Donna agisce da molti anni in tutta la penisola con servizi alle donne in Centri e Case di Accoglienza Antiviolenza .

Uno stretto rapporto di cui tramite è stato ed è il processo contro l’assassinio di Barbara Cicioni, all’ottavo mese di gravidanza di Elena. Processo in cui il Comitato internazionale 8 marzo si è costituito parte civile, con il supporto di una rete di donne appartenenti a associazioni, gruppi e donne singole; donne che sono in parte anche elemento importante che ha contribuito a portare in porto il progetto.

Al processo contro Roberto Spaccino il Comitato “8 marz0” è rappresentato rappresentato dall’avvocata Teresa Manente di D.D. Proprio nell’Aula degli affreschi del tribunale è nata l’esigenza morale e culturale di dedicare a Barbara Cicioni il centro contro la violenza, ciò a voler significare l’esortazione che vogliamo indirizzare alle donne che si vengano a trovare in situazioni difficili, a uscire dal cerchio della violenza prima, molto prima di giungere alle estreme conseguenze di Barbara.

Su questa intenzione, abbiamo sentito sia la madre, Simonetta Pangallo
sia il padre Paolo Cicioni, che ci hanno dato senza esitazione il loro assenso.

Con Differenza Donna abbiamo già {{attivato un corso per la formazione di operatrici del centro a cui parteciperanno tutte le venti volontarie}} attive dall’inizio – e speriamo anche qualcuna in più che si aggiunga. I corsi partono domani per proseguire tutti i sabati di marzo e il primo sabato di aprile.

Successivamente a piccoli gruppi andranno nei centri romani di Differenza Donna a fare esperienza diretta per 15 giorni ognuna.
Un rapporto importante che noi contiamo di perfezionare e consolidare.