La lettera di Udi di Napoli, Centro EVA, Dedalus, Arcidonna, Le operatrici del Centro Aurora, DonneSudonne, Associazione Culturale EVALUNA al Sindaco di napoli Luigi De Magistris circa l’assegnazione delle risorse pubbliche al servizio Antiviolenza
Gentile Sig. Sindaco,
le scriviamo nella più grande incertezza circa le sorti del Centro Antiviolenza Aurora del Comune di Napoli, appellandoci alla sua qualità di massimo rappresentate della Giunta che governa la città.

L’accesso auspicato alle risorse pubbliche a sostegno dei Centri nati per volontà delle donne segue la logica, appunto, del {{sostegno ad azioni libere ed autodeterminate delle associazioni femminili e femministe}}. Così è da sempre perché i centri non sono né Welfare, né servizi alla famiglia, ma luoghi di restituzione della libertà alle vittime che ne sono state private con la violenza.

La legge Regionale della Campania 11/07, le linee guida della CEDAW e tutte le indicazioni della Comunità Europea prescrivono che la gestione dei servizi di prevenzione e contrasto della violenza di genere debbano essere {{garantiti solo da chi opera in un’ottica di genere.}}

Anche Napoli per il passato ha adottato questi criteri nell’assegnazione delle risorse e l’affidamento dei servizi, pur e in un contesto dove regole e criteri generali ostacolano la regolarità dei rimborsi per il servizio e la possibilità di programmare ragionevoli prospettive del superamento delle emergenze.

L’attesa è stata fino a questo momento quella di poter partecipare a misure di superamento della precarietà e per l’evoluzione del servizio, nel rispetto della natura di un luogo nato dalla volontà e dal dolore delle donne.

Ci aspettiamo che, nell’immediato futuro, le procedure di assegnazione delle risorse pubbliche al servizio Antiviolenza seguano i criteri accettati ovunque i governi locali riconoscano le storie e le competenze maturate in quest’area fino a ieri sconosciuta alla politica.

Ci aspettiamo soprattutto che, nella Sua persona, il governo della Città esprima una precisa volontà politica e faccia comprendere alle cittadine in quale posizione di priorità risieda la salvaguardia delle libertà femminili, salvaguardia imprescindibile nella costruzione della democrazia.

Attendiamo con fiducia

{{Udi di Napoli, Centro EVA, Dedalus, Arcidonna, Le operatrici del Centro Aurora, DonneSudonne, Associazione Culturale EVALUNA}}

{Napoli, 23/06/12}