Da lunedì 7 gennaio 2019 il centro anti-violenza AURORA continua la sua attività presso la sede della Casa delle donne in via: ‘Rampe san Giovanni Maggiore n. 11 (traversa di via Mezzocannone) a Napoli.

 Il Centro anti-violenza AURORA dell’associazione   Arcidonna, dopo 21 anni di attività a Napoli e di collaborazione con il Comune con cui ha condiviso la sede, oggi è stato estromesso dalla sede comunale da una gara di appalto che su base commerciale ha premiato altri soggetti.  

Dopo una ventennale esperienza condotta nello spirito del volontariato femminista, le attività del centro anti-violenza  tuttavia non si interrompono, come non si può interrompere la solidarietà tra donne. La Casa delle donne di Napoli ospiterà le operatrici e le vittime che continuano a rivolgersi a un servizio anti-violenza  che mette al centro la relazione tra donne.

Quella che verrà messa in atto è una collaborazione dove la presenza dell’aiuto solidale sarà impulso e materia per l’allargamento di un dibattito non più rimandabile sull’antiviolenza interpretata liberamente dalle istituzioni. In modo sistematico abbiamo potuto osservare lo snaturamento di un’invenzione femminista degli anni 80, a livello europeo ed internazionale: i centri antiviolenza.

Questo sta avvenendo nonostante la ratifica della Convenzione di Istanbul che ha fissato i termini del contrasto alla violenza maschile sul modello dell’aiuto solidale femminista.

La presenza del Centro anti-violenza AURORA nella Casa delle Donne vuole essere oltre che la prosecuzione di un servizio solidale per le vittime di violenza maschile, anche un momento di riflessione sulla politica attuale dei centri anti violenza e sulla lotta alla vittimizzazione secondaria (indicata anche dalla CdI) che colpisce soprattutto le donne madri quando ricorrono, sulle questioni dell’affido, ai nostri tribunali.

 Assemblea della Casa delle donne/bene comune di Napoli, Arcidonna, Associazione Salute donna, UDI di Napoli

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L’immagine di uno dei quaderni prodotti dal Centro anti-violenza Aurora di Napoli per aiutare le donne a gestire i conflitti tra i sessi

 

LE ATTIVITÀ DEL CENTRO quando il lavoro veniva svolto in collaborazione con il comune prima dello sfratto avvenuto dopo la gara i appalto che ha premiato altri soggetti

frecciaCentro di ascolto antiviolenza (Centro antiviolenza Aurora)

Il centro antiviolenza fornisce gratis consulenza, assistenza legale, sostegno psicologico, eventualmente ospitalità presso le Case di Accoglienza. Curato da Arcidonna Napoli Onlus, opera in collaborazione con Onda Rosa, La città che vogliamo e Self ed è in rete con il Centro Clinico per il Maltrattamento in famiglia dell’Unità operativa di Psicologia del Distretto 46 della ASL NA1.

frecciaConsulenza sui diritti delle donne (Telefono Rosa)

Il servizio offre ascolto telefonico, consulenza e patrocinio legale gratuito per la tutela della donna nei campi del Diritto socio-familiare, economico, lavorativo, extracomunitario.

frecciaPrevenzione e tutela della salute

Il settore comprende i servizi: Sportello salute donna (consulenza gratuita in dietetica e ginecologia, info su consultori, ospedali, ambulatori, volontariato); Seminari sulla salute (stress, anoressia, tumori, terapie naturali, allattamento); Counseling psicologico; Corsi di movimento consapevole e Corsi di yoga; Osservatorio sui servizi sociosanitari.

frecciaInformazione/ formazione sulla cultura di genere

Il centro possiede una biblioteca e un archivio con documentazione sugli Studi di genere.

frecciaSportello di Orientamento al lavoro e Cura della persona

Il servizio informa sul mercato del lavoro e delle professioni e guida la ricerca attiva di impiego, aiutando le donne a inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro. Organizza inoltre Laboratori di orientamento e di creazione di lavoro autonomo per gruppi, il Bilancio delle competenze per donne in cerca di ricollocazione professionale, Seminari di aggiornamento per le operatrici. Ha inoltre lo Sportello Lavoro, che unisce domanda e offerta per aiutare le donne più deboli sul mercato del lavoro.

frecciaSportello informativo sulla cultura delle differenza, i servizi territoriali, le Pari opportunità.

Presso l’Università Suor Orsola Benincasa è attivo lo sportello “Pari e dispari”: un servizio gratuito di ascolto e consulenza sui servizi e le attività del territorio, rivolto soprattutto a studenti, ma anche a docenti, amministrativi e cittadini/e.

frecciaAttività culturali

Il centro organizza numerose attività culturali: dialoghi sull’integrazione; premi letterari (a cura dell’Associazione Evaluna); laboratori interculturali di teatro, canto, video (a cura di Nuova Atlantide Teatro); laboratori di giornalismo e comunicazione su temi di genere (a cura dell’Associazione Eleonora Pimentel Lopez de Leon); laboratori teatrali per detenute (a cura di Ass. Maniphesta); seminari sull’intagrazione, la storia delle donne, la città e l’ambiente, la letteratura (a cura dell’Associazione La città che vogliamo).

LA STORIA DELLA CASA DELLE DONNE DI NAPOLI da ilmediano.it

La Casa delle Donne di Napoli, uno spazioso appartamento sulle rampe di San Giovanni Maggiore Pignatelli, è una realtà “fisicamente” di recente formazione, ma di più lunga vita. Già nel 2013, infatti, con un’autoconvocazione di tutte le realtà femminili e femministe della città era nata un’ “Assemblea delle donne per la restituzione”, con l’obiettivo comune di ottenere in città uno spazio proprio, una casa appunto. Ne facevano parte donne di varie generazioni, alcune con una lunga esperienza di militanza e di impegno alle spalle, altre più giovani, per età e per impegno, provenienti dai più diversi percorsi politici e realtà associative quali, ad esempio, l’associazione La casa delle donne a Napoli, l’Udi di Napoli, Agape, Arcidonna Napoli, le Kassandre, le Donne in nero di Napoli, Il comitato per la difesa della L.194, Collettivo 105, l’Assemblea Mano, Le tre Ghinee-Nemesiache, Coop.Sociale Xenia, Terra Prena, il gruppo Dopopaestum di Napoli, Adateoriafemminista, Comitato Brancaccio, e tante altre. Poi per due anni l’Assemblea si è incontrata al Palazzetto Urban e ha elaborato un programma politico-culturale in comune. Si sono create relazioni e scambi con i Movimenti cittadini, in particolare con i gruppi politici che “occupano” luoghi chiusi e abbandonati. Sono state create delle agorà, delle assemblee aperte per discutere di desideri e bisogni, dando vita a una vera e propria politica in presenza. Quando è stato individuato lo spazio possibile per la Casa, le donne dell’Assemblea hanno cominciato ad abitarlo e alla fine del 2015 si è costituito un Comitato promotore per la Casa delle donne a Napoli che ha dichiarato la propria sede nell’appartamento di Rampe S. Giovanni Maggiore Pignatelli 12.
La Casa, quindi, è un vero e proprio laboratorio di gestione partecipata degli spazi fisici e politici, aperta all’interesse del “territorio”. Non solo si affrontano le problematiche di genere, i diritti negati, i servizi soppressi, la violenza di genere, ma si è dato vita a un confronto su come partecipare alla qualità della vita della città. Vi si tengono laboratori, mostre, presentazioni di libri…..