La Cooperativa Dedalus, da sempre impegnata fuori da logiche meramente assistenziali con le persone migranti, ospiterà il prossimo 20 Giugno presso il centro interculturale “Officine Gomitoli”, nell’ex Lanificio Borbonico di Porta Capuana a Napoli, il progetto Corpus Comune dell’artista Marisa Albanese.

Si tratta di un progetto nomade che, partito da Lampedusa, ha inteso ripercorrere virtualmente e fisicamente le rotte dei migranti. Lampedusa, iperluogo ad alto contenuto simbolico, ha rappresentato infatti la prima tappa del progetto. Lì è stato possibile realizzare alcuni scatti fotografici presso l’Hotspot, e sono stati avviati laboratori artistici con gruppi di migranti provenienti da Gambia, Sudan, Darfur.

Non è un caso poi che la seconda parte del percorso si inauguri proprio nella Giornata Mondiale del Rifugiato indetta dalle Nazioni Unite per ricordare la data di approvazione, nel 1951, della Convenzione sui profughi da parte dell’Assemblea generale dell’ONU.

A partire da questa data, e con cadenza bisettimanale per il mese di giugno, Office Gomitoli ospiterà un laboratorio di scultura con rifugiati e migranti di ogni età e nazionalità, seguiti da varie associazioni attive sul territorio. Attraverso i loro manufatti si proverà a raccontare e testimoniare il progetto migratorio all’origine di questa “crisi umanitaria”.

Il progetto è perfettamente in linea con lo spirito col quale sono state istituite le “Officine Gomitoli”, un luogo cioè dove l’incontro tra differenze produce bellezza e cultura, e diventa occasione di rappresentazione identitaria e di benessere per tutta la collettività.

Da settembre il progetto proseguirà verso altre tappe, seguendo il suo animo nomade, per ritrovare altre forme di rappresentazione secondo il moto dell’etica Ubuntu «Io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo»