Con un gesto che non ha precedenti, anche per la
criminalità organizzata, si è scelto di colpire una
scuola e in particolare una prevalentemente femminile.Stamattina a Brindisi un ordigno è esploso vicino a
scuola, una ragazza di 16 anni è morta, una è in fin
di vita, diversi sono i feriti. Tante le coincidenze,
troppe. E’ stato colpito l’Istituto intitolato a
Morvillo-Falcone che ha vinto il primo premio della
prima edizione del concorso sulla legalità, nel
giorno dell’arrivo a Brindisi della Carovana
antimafia, a pochi giorni dal ventesimo anniversario
della strage di Capaci.

Con un gesto che non ha precedenti, anche per la
criminalità organizzata, si è scelto di colpire una
scuola e in particolare una prevalentemente femminile.
Si è deciso – scientemente – di uccidere, di
intimidire quelle ragazze e quei ragazzi che
contrastano sempre più massicciamente la cultura
mafiosa. E di spaventare genitori e insegnanti che
attraverso la scuola promuovono cultura della
legalità.

Questo gesto mira a generare sfiducia nelle
istituzioni e a instillare l’idea che in fondo
“loro” sono i più forti. Ma a questi mostri senza
ragione va ribadito, con forza, che il loro gesto
insensato non compromette la nostra democrazia.

La Democrazia rimane l’unica forma di convivenza
civile per cui vale la pena di spendersi e di
battersi, SEMPRE.