Dal 31 maggio al 3 giugno a Monselice, Padova, si terrà l’11esima edizione dell’Etnofilmfest il rinomato festival dedicato alla produzione documentaristica italiana sempre capitanato dal regista e antropologo Fabio Gemo, che quest’anno, indagando il tema del “corpo”, porterà a Monselice una rosa di straordinari documentari in concorso, giudicati da una giuria d’eccezione. E un parterre di grandissimi ospiti.

Il 31 maggio saranno protagoniste assolute la giornalista scrittrice, firma storica de “La Repubblica”, Concita De Gregorio che presenterà il suo ultimo libro Chi sono io? autoritratti, identità, reputazione ( Edizioni Contrasto, 2017) e Cecilia Mangini, una delle più importanti esponenti italiane del cinema documentario. Insieme introdurranno documentario fuori concorso Lievito Madre. Le ragazze del secolo scorso, realizzato da Concita De Gregorio e Esmeralda Calabria.

Venerdì 1 giugno sarà la volta di Marino Niola, editorialista de “La Repubblica”. L’antropologo della contemporaneità affronterà il tema: “Tra vita e girovita. La dieta come fabbrica del corpo”.

Sempre l’1 giugno tappeti rossi e riflettori accesi per l’immenso Fernando Arrabal, drammaturgo, poeta e regista cinematografico spagnolo in: “Cuerpo y Alma en Oración”.

Mentre il 2 giugno il celeberrimo filosofo Umberto Galimberti, anche editorialista di “La Repubblica”, parlerà al pubblico de “Il corpo in occidente”.

Da non perdere l’evento del 3 giugno dedicato alle “macchine a spalla” già patrimonio UNESCO. Si tratta delle impressionanti strutture processionali come quelle di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo, la cui “rete”, protagonista di questo evento, è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Interverranno, tra gli altri, Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia; Patrizia Nardi, Focal Point Unesco per la Rete delle grandi Macchine a spalla italiane. Con la partecipazione dei Sindaci di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo e di esponenti delle quattro comunità festive della Rete. Interverrà anche il Senatore Paolo Russo che ha sostenuto l’emendamento della Legge 77/2006 in favore della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Verrà proiettato il documentario fuori concorso “Un patrimonio sulle spalle” di Francesco De Melis.

Tra le tante chicche di questa straordinaria edizione Etnofilmfest 2018 dedicata al corpo: documentari fuori concorso, incontri con registi e autori, spettacoli musicali ( citiamo Sainkho Namtchylak ) spettacoli teatrali ispirati al lavoro di Arrabal ( con Fabio Gemo e Viviana Piccolo), mostre d’arte ( Giorgio Finamore ) e la performance dei Bloody Cirkus.

E ancora: grandissimi nomi del documentario italiano del calibro di Antonio Marazzi, Mario Brenta, Karine De Villers, Mirco Melanco e la proiezione di un omaggio a Lino dal Fra. A giudicare i 10 documentari in

concorso che saranno premiati il 3 giugno a conclusione della kermesse i giurati Paolo Chiozzi ( Professore di Etnologia e Antropologia Culturale nell’Università di Firenze); Francesco Liotard ( docente all’Etnofilm Scuola di Cinema Documentario Etnografico ) e Renato Morelli ( Regista RAI, etnomusicologo e regista).

Il festival sarà presentato in conferenza stampa il 29 maggio alle ore 11.30 a Palazzo Santo Stefano a Padova, sede de La Nuova Provincia di Padova.

L’Etnofilmfest è diretto da Fabio Gemo e organizzato dal Centro Studi sull’Etnodramma, con il contributo del Comune di Monselice – Assessorato alla Cultura. Con il Patrocinio de La Nuova Provincia di Padova.