Questo Paese è profondamente malato e razzista e fascista e
intollerante, non perchè alcune decine di donne e uomini tirano
monnezza a uno che sbraita a fini elettorali di vita e di morte ma
perchè un bambino di otto anni, porta come un marchio da lager, il suo
essere napoletano e viene picchiato perchè è nato lì. E’ un fatto di cronaca, accaduto nel trevigiano. I genitori hanno dovuto trasferirlo in un altro paese del vicentino, legare la loro esistenza al nomadismo dei rifiuti.
_ E’ vero: i rifiuti hanno viaggiato da nord a sud e da sud a nord e da
est a ovest e viceversa, in un girotondo di morte e di malaffare.

“Se mi mandi ancora in quella scuola mi uccido”: lo chiamano bullismo.
No, è pura cieca violenza che si mangia nelle sante famiglie italiane,
dove si piangono i morti in tv e dove si festeggia per la vittoria di
un Grande Fratello o del partito che vince.
_ E’ l’Italia della scommessa: vediamo quanto regge ancora questo sistema, vediamo se è importante e vitale insegnare nelle scuole la Vita dell’embrione.
_ Vediamo se è importante mangiare pane e diossina e respirare amianto e
democrazia, vediamo se è importante sapere quanto ci costa tutto
questo, anzi non saperlo affatto.
_ Potrebbero prenderci per pazzi, nel
mondo, per non reagire.
_ Anzi non parliamone, come avevano consigliato
per Ferrara, minimizziamo l’accaduto come, per delicatezza, intende
fare il dirigente scolastico. Tanto gli italiani scordano presto.