Dal sito www.differenzaingioco.it riproponiamo questa lettera aperta scritta nel 2007 dalle operaie di Grugliasco: “noi vorremmo andare in pensione dopo una vita di lavoro, non siamo disponibili ad essere costrette (da scaloni o scalini o scalette) a continuare a vivere in officina”: Cambiano i ministri ma la storia è sempre quella…Buon giorno on.Bonino siamo un gruppo di donne metalmeccaniche (pina, maria, rosalba, elisa, renata, fortunata, marina, silvana, giulia ed altre) della Lear di Grugliasco (To) che abbiamo iniziato più di 30 anni fa a lavorare in quest’azienda ed all’epoca eseguivamo lavori di saldatura e negli ultimi 10 anni eseguiamo il montaggio sedili per auto.

Nel nostro passato ci siamo sposate, abbiamo allevato figli che ora sono sposati, abbiamo curato e curiamo i nostri genitori anziani il tutto continuando il nostro lavoro. A differenza della signora Gina (ma esisterà davvero oppure è un prodotto della sua fantasia?) {{noi vorremmo andare in pensione dopo una vita di lavoro}}, non siamo disponibili ad essere costrette (da scaloni o scalini o scalette) a continuare a vivere in officina.

A differenza della signora Gina noi per meta’ della nostra vita {{ci svegliamo alle 4:30 del mattino}} per fare il primo turno e {{torniamo a casa verso le 23, quando facciamo il secondo}}, a differenza sua noi abbiamo fatto e facciamo lavori estremamente faticosi, a differenza sua non ci siamo mai potute permettere varie baby sitter per cui i nostri figli li abbiamo cresciuti cambiando turni con i nostri mariti, non avendo nessun aiuto da una citta’ che ancora molto ha da fare sugli orari dei servizi.

A differenza di Gina {{vorremmo andare in pensione per potere fare le cose che negli anni non siamo riuscite a fare}}, non vogliamo andare a fare le badanti, {{non ci sentiremmo vecchie in pensione ma ci piacerebbe poter fare delle cose per noi}}, anche solo semplici passeggiate o avere il tempo di leggere un libro. Ovviamente non chiediamo che non si esaudiscano i desideri della signora Gina ma non vogliamo che i desideri della signora gina diventino per noi un obbligo.

Qual’ora lei On.Bonino volesse (con la stessa passione con cui ha ha sponsorizzato la signora Gina) sponsorizzare anche noi ne saremmo felici,se poi volesse parlarci saremmo lieti (tramite le nostre r.s.u) di invitarla ad un assemblea.

Distinti saluti

{Le operaie di Grugliasco}

{La foto è tratta dal sito www.cgiltoscana.it}