Il ciclo di Mostre “On Reflection” e stato ideato da Sabino Maria Frassà per il nuovo Gaggenau DesignElementi HUB. E’ il frutto della collaborazione tra il progetto non-profit CRAMUM e lo storico brand del design GAGGENAU

La mostra  personale IN-VISIBLE di Francesca Piovesan curata da Sabino Maria Frassà, a cui è stata affidata la direzione artistica dell’intero progetto si terrà presso il Gaggenau DesignElementiHUB di Corso Magenta 2. sarà inaugurata il 9 maggio 2018. Questo nuovo spazio, nato per catalizzare design, arte e cultura, accoglierà 16 opere specchianti– site-specific e inedite – che affrontano il tema dell’accettazione di sé e della ricerca della vera bellezza in un mondo che, complice photoshop e la chirurgia plastica, sempre di più privilegia il culto dell’immagine, del corpo perfetto e dellagiovinezza a tutti i costi.

Francesca Piovesan si guarda allo specchio per conoscere se stessa e il mondo. Fondamentale è l’accettarsi per ciò che si è e convivere con i segni visibili del tempo che passa. Non è facile interiorizzarlo e le opere di Francesca Piovesan non concedono mai sconti, nemmeno nel ritrarre se stessa: non c’è photoshop, non c’è trucco, ma solo il corpo per quello che è. Rielaborando e reinterpretando la tecnica dello specchio veneziano, l’artista riesce a sviluppare fotograficamente “all’interno” dello specchio l’immagine del proprio corpo (vedi “Focus tecnica”). In questo modo, quando lo spettatore prova a riflettersi, fatica a riconoscersi, vedendo la propria immagine riflessa sovrapposta al corpo dell’artista “imprigionato” nello specchio. Tale processo per cui non ci si riconosce più nel riflesso allo specchio è portato all’estremo nell’ultimo ciclo di opere, “Gli Invisibili”, da cui il nome della mostra: in queste opere tutto – il corpo dell’artista, quello dello spettatore e l’ambiente circostante – sembra scomparire nella luce dorata riflessa dalle opere.

I lavori di Francesca Piovesan finiscono così con l’essere grandi caleidoscopi in cui prima perdersi e poi ritrovarsi, maturati e arricchiti. In fondo come diceva Pirandello “muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori”.

Focus sulla tecnica di Francesca Piovesan: Grazie alla con il laboratorio di Murano Ongaro & Fuga, l’artista ha sviluppato una tecnica unica che le permette di “sviluppare” fotograficamente la propria immagine all’interno dello specchio. Ciò è possibile grazie alla reazione che avviene tra l’argento della specchiatura e i sali minerali e/o i grassi lasciati sul vetro dal suo corpo prima dell’argentatura. In questo modo dentro lo specchio è sviluppata l’immagine fotografica dell’artista, che non è possibile alterare e/o migliorare in alcun modo.

Francesca Piovesan

FRANCESCA PIOVESAN  è nata ad Aviano nel 1981; lavora tra Aviano e Venezia. Dopo essersi diplomata nel 2004 in Restauro di Dipinti Murali allo UIA di Venezia, si diploma 2014 in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2015 vince la 3° edizione del Premio Cramum e nel 2018 viene selezionata per la Biennale BIAS di Palermo. Dopo aver partecipato a collettive internazionali (in Albania, Argentina, Croazia, Montenegro e Ungheria) nel 2017 il Comune di Milano le dedica la prima mostra personale “NOI” al Museo Francesco Messina curata da Sabino Maria Frassà. Nota caratteristica della ricerca artistica di Francesca Piovesan è l’unire la sperimentazione alla tradizione, il reinterpretare in chiave moderna e tecnologica tecniche antiche, come ad esempio lo specchio veneziano o il rilevamento delle impronte digitali.

CICLO DI MOSTRE ON REFLECTION

IN-VISIBLE è la prima mostra del ciclo ON REFLECTION promossa dalla collaborazione tra Gaggenau e CRAMUM e che sarà ospitata da maggio a dicembre 2018 presso il nuovo Gaggenau DesignElementi HUB. E’ stata concepita dal direttore artistico – Sabino Maria Frassà – come percorso per ripensare e reinterpretare ruoli, confini e possibilità dell’arte, oggi. ON REFLECTION fa riferimento perciò non solo al riflesso – elemento fondamentale degli artisti selezionati per questo spazio – quanto anche e soprattutto al significato di “a ben pensarci” “ripensandoci”, credendo che l’arte possa essere prima di tutto uno strumento di riflessione collettiva. Gli artisti selezionati dal Direttore artistico sono: Francesca Piovesan, Franco Mazzucchelli, Ivan Barlafante e Maria Wasileska. Ciascuno di essi declinerà il tema del confronto riflesso-materia, centrale anche per Gaggenau, un marchio che fa della ricerca materica uno dei suoi principali punti di forza nella progettazione e nel design dei propri elementi. Le opere site-specific e per lo più inedite degli artisti saranno realizzate con i materiali protagonisti da sempre della Storia di Gaggenau: dall’acciaio inox, all’ottone smalto, dall’alluminio al legno, ai materiali plastici e al vetro temperato.

CRAMUM è una parola latina che significa “crema”, “la parte migliore”. Cramum è un progetto non profit della Fondazione Cure Onlus, nato per sostenere progetti artistici culturali di altissimo livello in Italia e all’estero, con particolare attenzione ai giovani artisti. Progetto principale di cramum dal 2012 è l’omonimo Premio, nato come talent-program per i migliori giovani artisti in Italia. Ogni anno il premio mette al fianco dei giovani artisti finalisti dieci artisti di fama internazionale, intellettuali, curatori, collezionisti e giornalisti. Dal 2014 il Direttore Artistico è Sabino Maria Frassà. Le scorse Edizioni del Premio son state vinte da: Daniele Salvalai (2013), Paolo Peroni (2014), Francesca Piovesan (2015), Matteo Fato (2016), Giulia Manfredi (2018).