Dettaglio dell’opera di Daniela Franzella – foto Pitrone

I primi due incontri organizzati dalla Libera Università delle Donne si sono tenuti nei mesi di ottobre e novembre del 2018. Il 12 gennaio 2019 si terrà il terzo incontro dalle 14, 30 alle 18,30, sempre a Corso di Porta Nuova 32 . Roberto Ciccarelli, Lea Melandri, Marie Moise con il coordinamento di Cristina Morini discuteranno su come valorizzare la singolarità e costruire un  legame individuo–società che esca dalla polarizzazione tra isolamento individualistico e chiusure comunitarie

Il sistema neoliberale ha affinato la propria capacità di cattura di ambiti che parevano esterni ai meccanismi di mercificazione. Questo ci obbliga, innanzitutto, a ripensare la classica gerarchia tra le attività degli esseri umani imposta dal capitalismo e dal patriarcato: forza-lavoro salariata Vs lavoro umano non pagato su modello del lavoro riproduttivo delle donne.

A fronte di tale trasformazione – a partire dai bisogni materiali dell’esistenza e dai desideri dei corpi – si generano nuove e continue linee di fuga. Rispondendo alle nuove frontiere della valorizzazione economica, anche le forme della resistenza e del conflitto si spostano: sul terreno dell’ambiente, dei beni comuni e delle forme della socialità.

Ma è davvero possibile realizzare spazi di auto-valorizzazione che rappresentino sia un’esperienza liberatrice per chi li pratica, sia un esempio generalizzabile?

Si discuterà di come (e se) sia possibile valorizzare le potenzialità dell’individualità, in bilico tra la solitudine e l’individualismo in cui il soggetto contemporaneo viene indotto a perdersi. E’ possibile ritrovare l’interdipendenza che è alla base della comunità umana e,  come ricostruire una pratica sociale e collettiva, senza tuttavia sacrificare l’autonomia delle singolarità?