Il  Servizio internazionale per la pace (SIPAZ), esprime  profonda preoccupazione per le violazioni dei diritti umani nel contesto della ripresa del  conflitto agrario che si è scatenato tra le due città del Chiapas (Messico): Chenalhó e Chalchihuitán. Valutano  che la situazione sia ad alto rischio per la vita, la sicurezza e l’integrità di chi  abita i dei comuni colpiti. Pertanto Il Servizio Internazionale per la pace invita tutte le nazioni a livello internazionale e tutte le persone a rimanere informate sugli eventi ea  esprimere pubblicamente la propria solidarietà affinché i diritti umani, che sono stati violati, vengano rispettati. (15 dicembre 2017)

Con la ripresa del conflitto agrario tra le due città del Chiapas:  Chenalhó e Chalchihuitán, si registrano  violenza generalizzata e impunità dalla fine di ottobre. Ad essere colpita è  l’area delle Highlands del Chiapas.

Lo scontro,  che riguarda i confini  tra le due città e risale a 45 anni fa,  è stato riattivato con violenza senza precedenti.   Sparatorie, case bruciate, gruppi di civili incappucciati e armi ad alto potenziale hanno seminato il terrore nella zona, causando lo spostamento di oltre 5.000 persone, compresi neonati, bambini, donne incinte e anziani. Inoltre, la strada principale che porta a Chalchihuitán è stata tagliata con l’apertura di un fossato che impedisce il passaggio di qualsiasi veicolo e genera una carenza di cibo, acqua, medicine e benzina. Il numero delle vittime aumenta ogni giorno. Ad oggi  nove persone sono morte, uccise da proiettili ma anche  dal freddo, dalla  malnutrizione e dalla disidratazione. Tra i morti ci sono 4 bambini, un neonato e una donna incinta. Il 13 dicembre Il Tribunale Unitario Agrario del Distretto n .03 ha emesso una sentenza che annulla il certificato di conformità dei confini del 6 agosto, 1976 e ha ordinato la restituzione alla città di Chenalhó dei 365 ettari di terra  che prima appartenevano  alla popolazione della città di Chalchihuitán.  È stato stabilito  anche un possibile risarcimento  ai contadini che perderanno le loro terre e le loro abitazioni a Chalchihuitán.  Inoltre, le autorità si sono impegnate a costruire 300 case, a partire da gennaio 2018,  per le persone costrette ad andarsene. Tuttavia si teme che la sentenza del tribunale non risolva la situazione. Come pensare che 300 case siano sufficienti per 5000 persone. Persone che rimarranno per tutto il periodo di natale senza un tetto sulla testa. E Po non tutti gli e le sfollate sfollati  saranno risarcit* per il valore delle terre sottratte .

Per il momento, nulla garantisce loro di ricevere un compenso o un alloggio. Da parte sua, la diocesi di San Cristobal de las Casas ha chiesto che si applica la legge contro i gruppi armati in Chiapas. Infatti,  nessuna condanna è stata emessa  contro di loro. Provocatori armati  che hanno costretto  5000 persone a scappare dalle loro terre. In Messico da troppo tempo i diritti delle persone vengono violati  nonostante ci siano numerosi  trattati sottoscritti :

-Dichiarazione universale dei diritti umani (10 dicembre 1948).

-La Dichiarazione americana dei diritti e doveri dell’uomo (2 maggio 1948).

-Dichiarazione dei diritti dell’infanzia (20 novembre 1959)

– Dichiarazione sulla promozione tra i giovani degli ideali di pace, rispetto reciproco e comprensione tra i popoli (7 dicembre 1965)

-La dichiarazione sulla protezione di donne e bambini negli Stati di emergenza o conflitti armati (14 dicembre 1974)

-La dichiarazione sul diritto dei popoli alla pace (12 novembre 1984)

– Dichiarazione sul diritto e dovere delle persone, dei gruppi e delle istituzioni di promuovere e proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali universalmente riconosciute (9 dicembre 1998)

-La Convenzione americana sui diritti umani “Patto di San José de Costa Rica” (OAS, San José de Costa Rica, 22 novembre 1969)

-Il Patto internazionale sui diritti civili e politici (ONU, New York, E.U.A., 16 dicembre 1966)

-La Convenzione internazionale del lavoro (n. 107) sulle popolazioni indigene e tribali (ILO, Ginevra, Svizzera, 26 giugno 1957)

-I principi guida sullo spostamento interno dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (11 febbraio 1998) Circa 953.000 risultati (0,34 secondi)

Il  Servizio internazionale per la pace (SIPAZ )invita a e firmare la petizione  sottoscritta da numerose organizzazioni della società civile.  Fanno anche appello, in particolare a tutti i co-firmatari delle dichiarazioni, dei trattati e degli accordi internazionali menzionati sopra,  a prendere in considerazione la gravità delle violazioni in atto in questo territorio