La Fondazione Advantage  è presente a Matera alla Casa Cava fino al 14 gennaio 2019  con le opera dell’artista Louise Manzon   per dare continuità  alle tematiche di sostenibilità sociale e ambientale.

“Aion”, le donne portatrici di vita, custodi di sogni e speranze. Corpi perfetti di donna vestiti del tempo di oggi che Louise Manzon per incarnare la sua riflessione su un tema attuale: il processo migratorio.

Aion rappresenta l’eternità, come un tempo che ricomincia incessantemente, senza un vero inizio e una vera fine.  Il concetto di Aion, viene assimilato al perenne processo migratorio, che esiste da sempre e ci sarà per sempre, in quanto insito nella natura umana. Le sculture di Louise Manzon si associano anche alla figura femminile, portatrice di vita, custode di sogni e speranze, interpreti della forza e della dignità umana. Aion rappresenta l’eternità, come un tempo che ricomincia incessantemente, senza un vero inizio e una vera fine.

Il concetto di Aion, viene assimilato al perenne processo migratorio, che esiste da sempre e ci sarà per sempre, in quanto insito nella natura umana. Le sculture di Louise Manzon si associano anche alla figura femminile, portatrice di vita, custode di sogni e speranze, interpreti della forza e della dignità umana.

Louise Manzon accanto alle sue opere

Louise Manzon è nata a San Paolo del Brasile ed è cresciuta in una famiglia cosmopolita, formandosi tra il Sud America, l’Europa e gli Stati Uniti. Si è laureata in Disegno Industriale presso la Fondazione “Armando Alvares Penteado” di San Paolo. Ha collaborato con uno studio di architettura internazionale ed ha proseguito gli studi conseguendo un master in Disegno industriale presso il Pratt Institute di New York, dove si è misurata con diversi linguaggi espressivi e stili artistici.

Ha lavorato come designer presso l’agenzia Young & Rubicam di New York City. Le sue sculture sono state esposte in negli Stati Uniti e in Italia. Hanno scritto di lei e del suo lavoro, fra gli altri, Philippe Daverio, Achille Bonito Oliva, Alain Elkann, Luca Beatrice e Paul Laster.