Notizia del giorno: la nave Diciotto della guardia costiera italiana è ancora ferma davanti al porto di Catania con 177 migranti in attesa che l’Europa decida la sorte di  queste persone.

L’inransigenza xenofoba dell’attuale ministro degli interni ha avuto la meglio lasciando all’angolo il suo collega pentastellato del ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il destino dunque di centinaia di persona , molti minori, in balia di giochi di potere, di ideologie nazionaliste, di ricerca spasmodica di consenso e di voti al grido: “L’italia agli Italiani.

L’ultimo accordo UE sulla questione migranti prevede una serie di 12 punti dai contenuti fumosi, a cui sono seguite delle affermazioni contraddittorie da parte dei politici firmatari..   Sara Fattori – in arte Sarà Fatto – spiega l’accordo adottato il 28 giugno esplicitando i suoi dubbi con l’escamotage più naturale di sempre: mettersi nei loro panni, nei panni di una migrante Spesso – sottolinea- ci si dimentica che stiamo parlando di persone e che se noi ci trovassimo nella loro stessa situazione, ci comporteremmo allo stesso modo” Immedesimarsi dunque, nell’altro/a. per spiegare i 12 punti dell’accordo Ue sui e sulle migranti, così,  Sara Fattori ha scelto di mettersi nei panni di una migrante e di raccontare in che modo le decisioni prese dagli Stati europei influiscono sul suo percorso di migrazione. “Lavoro con i bambini in ambito educativo e l’idea di immedesimarmi nei migranti viene da lì – racconta Per spiegare ai più piccoli il rispetto degli altri, spesso si dice loro ‘se facessero a te quello che tu hai fatto agli altri, come ti sentiresti?’ Ed è lì che, a livello intimo, si riesce a interiorizzare il concetto e a capire la situazione. Credo che anche tanti adulti avrebbero bisogno di mettersi nei panni di chi si trova a dover scappare da una situazione politica, o anche personale, disastrosa. A noi europei non succede per pura fortuna, ma se ci trovassimo nella condizione dei migranti, ci comporteremmo nello stesso modo e saremmo nella stessa situazione senza senso in cui si trovano loro adesso”..

Siamo in un periodo storico e politico in cui credo sia assolutamente necessario sensibilizzare le persone su certe tematiche, specie quelle dell’accoglienza, e abbattere l’indifferenza con l’informazione e con l’incontro – racconta Sarà Fatto, membro del collettivo artistico Testa Imperfetta, sui cui blog tiene una rubrica su temi di attualità – Ho pensato di proporre a Stormi un fumetto sull’accordo perché penso che, nella maggior parte dei casi, chi esprime la propria opinione sui social network non sia effettivamente informato di com’è la situazione, di ciò che si può fare e di quello che gli Stati europei hanno intenzione di fare”. L’accordo è stato adottato dopo 13 ore di negoziati caratterizzati da veti da parte dell’Italia, litigi, alleanze saltate e poi ritrovate ed è stato criticato in particolare per il rafforzamento del sostegno alla Guardia costiera libica, la previsione di piattaforme regionali di sbarco nei Paesi terzi e l’accoglienza nei Paesi europei su base volontaria. “Spesso mi sembra che la gente si dimentichi che stiamo parlando di persone e credo che la combinazione di immagini e parole sia più forte nel raccontare questo tipo di argomenti”, dice Sarà Fatto.

Il fumetto con cui Sara Fattori spiega l’accordo è stato pubblicato su Stormi, la rivista online di graphic journalism ideata da Giacomo Taddeo Traini e Mattia Ferri sotto l’ala della casa editrice BeccoGiallo.

STORMI  raccontare la realtà che ci circonda attraverso le storie di cui nessuno parla, le notizie che non arrivano sulle prime pagine, ma che riguardano tutti o quasi. È l’idea alla base di “Stormi”, il sito di giornalismo a fumetti nato in casa BeccoGiallo (la casa editrice di Padova che dal 2005 pubblica fumetti di impegno civile) ma con una redazione indipendente formata da Giacomo Traini e Mattia Ferri. “Io e Mattia ci siamo conosciuti grazie a BeccoGiallo dove entrambi lavoriamo e abbiamo pensato di prendere in mano il blog in cui venivano pubblicati racconti a fumetti e in cui viene raccolto il materiale relativo alle pubblicazioni, schede dei libri, articoli, eccetera, per dargli una regolarità – racconta Traini – Poi il progetto è cresciuto tanto da diventare un sito a parte”.

Tutta la parte di graphic journalism si è spostata quindi su “Stormi” dove vengono pubblicate 2 storie al mese , di cui una inedita e una riproposta da antologie o volumi di BeccoGiallo. “Sul sito si trovano storie molto diverse tra loro, storie che parlano della realtà, notizie di attualità legate a un certo territorio ma adattabili ad altre aree.  Ad esempio, c’è la storia sulla libreria del centro sociale di Brescia data alle fiamme. Una notizia che interessa sicuramente chi vive a Brescia, chi frequenta i centri sociali ma è una notizia allarmante che potenzialmente può riguardare un numero maggiore di persone.

Il lancio di “Stormi” è avvenuto l’ 8 marzo 2018 con “Tamp(on t)ax”, una storia realizzata da Sara Pavan (tra i fondatori del collettivo Ernest, e autrice del saggio “Il potere sovversivo della carta”) sull’applicazione dell’Iva al 22% sugli assorbenti femminili, “un prodotto che per metà della popolazione è di prima necessità ma che viene tassato come bene di lusso”, come si legge nella presentazione del fumetto.  La storia di Sara ha dato il via alle pubblicazioni perché è il classico esempio di notizia a cui non si dà nessun risalto.  La seconda storia pubblicata è “Sottrazioni di Blu” in cui Stefano Guereschi, ispirandosi a un articolo di FrizziFrizzi, racconta quel giorno del 2016 in cui lo street artist Blu ha cancellato le opere realizzate nel corso di diversi anni sui muri di Bologna, tra cui #OccupyMordor sul muro dell’XM24, per protesta contro la mostra “Street art. Banksy and co. L’arte allo stato urbano” promossa da Genius Bononiae che voleva trasportarle all’interno di un museo.