Alla vigilia delle elezioni europee, e dopo i fatti di Verona, inGenere dedica uno speciale ai diritti delle donne in Europa. Iniziamo da Romania, Ungheria, Polonia, Ucraina: dove quella contro la parità di genere è diventata una vera e propria crociata sostenuta dalle chiese e dai governi in carica, uniti in una lotta comune ai valori dell’Europa liberale. In Polonia, dove la cosiddetta ‘ideologia di genere’ è stata liquidata come “una minaccia peggiore del comunismo e del nazismo messi insieme”, è in corso una mobilitazione di stampo nazionalista alimentata da nuovi fondamentalismi religiosi ed estremismi di destra che spesso vede in prima linea autrici e attiviste, diventate in poco tempo portavoce di una presunta “autentica femminilità”. In Ungheria il governo non ha nessuna intenzione di recepire la Convenzione di Istanbul, ha eliminato gli studi di genere dalle università e non perde occasione per far riferimento al mito della “buona madre”. Nell’Ucraina dei tagli ai servizi e delle armi le donne stanno pagando il prezzo più alto di militarizzazione e austerità in termini di disoccupazione, salari bassi, difficoltà di accesso ai servizi e violenze. Lo speciale continua la prossima settimana con un focus su l’Europa e l’Italia.

SPECIALE EUROPA. Romania, Ungheria, Polonia: la guerra alla parità è partita dall’Europa orientale e centrale e lentamente si sta diffondendo sostenuta dalle chiese e dai governi conservatori e populisti

Articolodi Sian Norris

SPECIALE EUROPA. In Polonia, dove la cosiddetta ‘ideologia di genere’ è stata liquidata come “una minaccia peggiore del comunismo e del nazismo messi insieme”, è in corso una mobilitazione di stampo nazionalista che spesso vede in prima linea proprio le donne

Articolodi Agnieszka Graff Elżbieta Korolczuk

SPECIALE EUROPA. A poche settimane dalle elezioni europee, e dopo i fatti di Verona, inGenere dedica uno speciale ai diritti delle donne in Europa. Iniziamo dall’Ungheria, dove il governo non ha nessuna intenzione di recepire la Convenzione di Istanbul, ha eliminato gli studi di genere dalle università e non perde occasione per far riferimento al mito della ‘buona madre’

Articolodi Anita Pelle

SPECIALE EUROPA. Il governo di Viktor Orbán, in Ungheria, ha deciso di eliminare gli studi di genere dalle università. Anikó Gregor, responsabile di uno di questi corsi all’Università Eötvös Loránd di Budapest, fornisce una chiave di lettura per comprendere cosa sta succedendo nel paese

Articolodi Agnes Gagyi

SPECIALE EUROPA. Disoccupazione, salari bassi, difficoltà di accesso ai servizi e violenze sono il prezzo che le donne stanno pagando nell’Ucraina dell’austerità e della militarizzazione nazionalista

Articolo di Daria Popova