Il “fondo crisi” della diocesi di Milano: si possono fare alcuni distinguo?
L’omelia del cardinal Tettamanzi, da Milano, sulla necessità di azioni di solidarietà in tempi di crisi – con l’istituzione di un fondo per venire incontro alle difficoltà più critiche del popolo della città, che spero non sia solo quello di dio – e sull’urgenza di risposte economiche da parte del governo ha riscosso un unanime plauso.

Ora, passati i giorni della bontà presepiale o babbonatalizia rinviataci in continuazione dai telegiornali, si possono forse {{porre alcuni distinguo o per lo meno interrogativi}}.

Che un cardinale, nei giorni del Natale, faccia un discorso in linea con la {{tradizione della carità cristiana}} mi pare quasi cosa ovvia; ed anche il suo invito a ripensare l’attuale sistema economico mi sembra rientrare nei canoni della dottrina sociale della Chiesa cattolica. D’altra parte il fondo diocesano fa rima con {{i bonus governativi}} e quindi… ben vengano, ma sono come les brioches di Maria Antonietta.

La stessa dichiarazione di attingere per l’istituzione del fondo, che sarà poi gestito da Caritas ed Acli, anche a parte dell’8 per mille destinato alla diocesi di Milano rappresenta soltanto un segnale di consapevolezza che {{l’uso di questo gettito fa problema}}. Ma l’8 per mille – questo legame concreto e forte fra Chiesa e Stato – non si tocca nella sua sostanza.

Perché non fare un gesto forte da chiesa povera, proporre a tutta la Chiesa italiana di restituire tutto il gettito al monte-tasse di tutto il popolo italiano? almeno {{proporre di rinunciare alla spartizione indecedente delle quote relative alle scelte non espresse dai contribuenti.}} I tempi di crisi forte chiedono gesti forti e non il solito piatto caldo da “mensa di S. Pietro”.

D’altra parte ci sono stati cardinali che subito si sono ribellati all’idea che venissero tagliati {{fondi alle scuole private}} (leggi cattoliche) ed il governo ha subito fatto sapere che – per carità! – tutto sarebbe stato emendato. In confronto, dunque, il cardinale di Milano appare come il buono di turno.

Ma se vogliamo guardare le cose nella loro realtà? Siamo sempre nel {{gioco dei poteri forti e riconoscentisi fra di loro}}. A cittadine e cittadini, le briciole della carità!