Ci sono alcune cose che vorrei precisare in margine allo scandalo del circo equestre organizzato non a Villa Certosa, ma in sedi e a spese dello Stato italiano .{{Una}}: credevo che noi avessimo un ministero degli esteri in funzione. In tutte le visite dei capi di stato ci sono preparativi condivisi che, nei paesi seri, non organizzano pagliacciate. {{Frattini dovrebbe dimettersi per l’indegnità del circo equestre avallato}}. Ci auguriamo che spedizione di cavalli berberi e spese di agenzia per le hostess fossero a carico dell’ambasciata libica. Comunque, il carosello con i carabinieri lo abbiamo pagato noi e non Mediaset.

{{Due}}: non vanno sottovalutate {{le minacce}}. Troppi europei temono che mezza Africa si trasferisca da noi e il rischio di murare le frontiere e i mari esiste. Gheddafi è stato pagato da Silvio Berlusconi – sempre spese a carico del contribuente – per tenere lontani dall’Italia gli immigrati con un’operazione bieca di{{ irresponsabile violazione dei diritti umani}}. Adesso lo stesso Gheddafi da Roma chiede cinque miliardi all’Europa. Ci rendiamo conto che l’Italia può essersi fatta trampolino di lancio di un ricatto?

{{Tre}}: ancora il ministro degli esteri {{Frattini}}. Crede per caso che gli Stati uniti siano contenti di vedere Berlusconi baciare la mano a Gheddafi? non sono il nostro miglior alleato?

{{Quattro}}: condividiamo, spero le precisazioni storiche del professor {{Del Boca }} sui massacri dei libici da parte degli invasori fascisti in cerca della “quarta sponda” e la necessità di fare il{{ mea culpa storico.}} Con la Libia non siamo stati perspicaci neppure al tempo della retorica pseudopatriottica del 1912 (mentre il mite Giovanni Pascoli socialista inneggiava perché “la grande proletaria si è mossa”, le donne, più sagaci,si sdraiavano sulle rotaie dei treni per impedire la partenza dei soldati). Tuttavia i risarcimenti sono un debito storico, lo {{squallore affaristico con il despota Gheddafi }} un altro. Anche qui non abbiamo parole sui rischi.

{{Cinque: le hostess assoldate}}. Non si possono accusare ragazze contattate da un’agenzia come per qualunque fiera che hanno speso un po’ di ore per una cinquantina di euro, fatte salve probabilmente le tre o quattro che, per dirsi convertite e portare il velo, avranno avuto un cachet superiore. Miseria. Chi non ha vietato lo spettacolo (anche questo va sul conto dei rapporti con l’ambasciata libica) è responsabile della {{ solita offesa del governo a tutte le donne italiane}}.

immagine da www.nuovaresistenza.org