“l’Italia-e a noi risulta vero-ancora tratta le donne come oggetti nella
pubblicità”. È la a stampa estera ad affermarlo. Ad ogni giro di boa dell’affermazione dei diritti della metà della popolazione, i poteri Italiani dimostrano reticenze pregiudizi e soprattutto noncuranza verso movimento delle donne.Noi, l’UDI, e con noi le associazioni più attive, sul territorio nazionale
abbiamo sempre rifiutato la sottovalutazione della cultura Italiana, perché
anche noi siamo la Cultura.

La staffetta contro le violenze dell’UDI ha toccato Napoli, e a Napoli donne
delle Istituzioni hanno aderito all’evento. Aderendo hanno evidentemente
riconosciuto una priorità: rispondere alle donne, concretamente.

{{Abbiamo chiesto un impegno sulla pubblicità perché è parte, la più
visibile, delle offese, se non delle violazioni, contro il genere femminile}}.

Stiamo lavorando su questo con il sostegno di un’assessora, Valeria Valente,
che ha rese disponibili la sua competenza e la sua volontà politica per dare
rimedio all’inammissibile anomalia di una cartellonistica affissa nelle
nostre città, che vilipende le cittadine, negli spazi comunali. Questa
anomalia noi andiamo denunciando e contrastando da oltre un decennio, in
qualche caso ottenendo il ritiro delle campagne più vergognose.

Oggi {{chiediamo l’attuazione di una risoluzione approvata anche con il voto
Italiano}}. Si tratta della [A4-0258/1997->http://www.europarl.europa.eu/pv2/pv2?PRG=CALDOC&TPV=DEF&FILE=970916&TXTLST=1&POS=1&LASTCHAP=8&SDOCTA=13&Type_Doc=FIRST&LANGUE=IT], che indica come{{ inammissibile, in
modo inopinabile, il modello pubblicitario lesivo verso il genere femminile}},
ed indica agli Stati membri il compito di adeguare decretazioni e leggi in
tal senso.

La risoluzione per altro sollecita tutte le responsabilità diffuse sui
territori a svolgere un ruolo attivo nel {{contrasto alla diffusione di
modelli violenti nella relazione tra i sessi}}.

Fin ora, non ascoltando le donne non è stata ascoltata l’Europa.
_ Pensiamo che sia ora di farlo e cominciamo da qui perché *il paese sia
libero dalla pubblicità lesiva dell’integrità e la dignità delle donne *

(Hanno aderito allaa mozione anche Arcidonna, associazione Maddalena,
DonneSudonne).

– {{Per informazioni e adesioni}}: udinapoli@gmail.com