In questi giorni si sta svolgendo ad Addis Abeba (Etiopia) una missione operativa congiunta di Caritas Italiana e Comunità di Sant’Egidio per aprire il primo corridoio umanitario dall’Africa, secondo il protocollo siglato a Roma il 12 gennaio 2017. Il Protocollo di intesa con lo Stato italiano prevede il trasferimento dai campi etiopici di 500 profughi Eritrei, Somali e Sud sudanesi in due anni.

Secondo Forti, responsabile della carita, è fondamentale incentivare le vie legali. Nei prossimi mesi  arriverà il primo corridoio umanitario finanziato da Caritas e Migrantes, con la collaborazione di Sant’Egidio, che porterà in Italia 500 persone provenienti dai campi in Etiopia. Si tratterà in particolare di etiopi, eritrei e sudanesi. “Ad ottobre procederemo con le selezioni di queste persone – spiega il responsabile Caritas -. Abbiamo già ottenuto il via libera del governo etiopico e dell’Unhcr. Ora andremo avanti con le procedure di rito, come le impronte digitali e il visto, e poi siamo pronti a portarli in Italia. Entro novembre, al massimo dicembre, le persone dovrebbero arrivare qui”.

La vice ministra degli Esteri etiope, signora Hirut Zemene, incontrando la delegazione italiana, ha sottolineato la generosità di questa operazione umanitaria rivolta alle persone più vulnerabili e la rilevanza dell’impegno dell’Italia e della sua società civile verso i migranti in questo periodo particolarmente complesso.