Amnesty International ha chiesto alle autorità libiche di avviare un’indagine approfondita sul caso della donna che il 26 marzo ha denunciato di essere stata stuprata dalle forze fedeli al colonnello Gheddafi.”La denuncia di Iman al-Obeidi, la donna di Bengasi che ha fatto irruzione nell’albergo dei giornalisti a Tripoli rendendo pubblici gli stupri e le violenze subite da parte degli uomini del colonnello è raccapricciante. Le autorità libiche devono avviare immediatamente un’indagine indipendente e imparziale per verificarne la fondatezza e portare in giudizio gli eventuali responsabili” – ha dichiarato Malcolm Smart, Direttore per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International.

“È estremamente preoccupante che le forze di sicurezza abbiano trascinato via Iman al-Obeidi mentre stava cercando di parlare coi giornalisti in un albergo di Tripoli. Le autorità libiche devono rendere immediatamente noto dove si trovi e garantire la sua salute e incolumità”.

“In Libia ridurre al silenzio chi ha il coraggio di denunciare violazioni dei diritti umani è un modello ricorrente.
_ È ancora più grave che le forze di sicurezza l’abbiano fatto, usando metodi pesanti, nonostante la presenza della stampa internazionale”.