Recentemente è stato pubblicato il volume Libere tutte, liberi tutti: diritti umani e mutilazioni femminili, a cura di Fiorenza Taricone, Presidente del Comitato Pari Opportunità della stessa Università e Presidente dell’Associazione Nazionale Coordinamento Comitati Pari Opportunità (UniCpo). Il volume raccoglie gli interventi di un seminario organizzato dal Comitato Pari Opportunità, con incontri, nel 2004, a Cassino e nel polo didattico di Scienze della Comunicazione a Sora, corredati dalla mostra “{Non trasferibile}”, di cui alcune immagini compaiono all’interno del volume.
_ L’intento principale, che traspare immediatamente dal testo è la {{volontà di un approccio pluralista}} arricchito di competenze diverse, perché, come precisa la curatrice: “il pluralismo garantito dalla democrazia deve sollevare il velo di qualsivoglia problema” (p.20).
_ L’esito positivo dell’iniziativa è peraltro sottolineato dal Rettore Paolo Vigo, i cui saluti aprono il volume. Plauso per un’iniziativa che dimostra e testimonia come: “le occasioni culturali scaturite da idee e sentimenti eccellenti possono essere illuminanti in campo sociale e politico”(p.8).

Ad aprire il volume, è {{Fiorenza Taricone}} con il saggio {Diritti umani e diritti delle donne}; a seguire la giornalista {{Adele Cambria}} con {Appunti di viaggio}; {{Roberto Fantini}} in rappresentanza di Amnesty International; la teologa {{Suor Marcella Farina}}, {Un approccio teologico ai diritti umani}; la giornalista {{Maria Paola Fiorensoli}}, {Le mutilazioni genitali femminili}; l’antropologa {{Sonia Giusti}},{ Sistemi simbolici e ferite rituali}; il filosofo dell’Università di Cassino {{Fausto Pellecchia}}, {Mutilazioni genitali femminili tra multiculturalismo e politica dei diritti umani}; il filosofo {{Luigi Punzo}}, {La tolleranza nelle società multiculturali}, anch’egli docente dell’Ateneo e infine la scrittrice {{Carla Ravaioli}}, {Le mutilazioni femminili e l’arte del possibile}.

In un’epoca in cui il fenomeno della migrazione e della globalizzazione rendono attualissimo il tema complesso del multiculturalismo, il testo va ad estrinsecare una tematica non facile per l’inevitabile coinvolgimento emotivo che ne deriva.
_ Ma, emozionarsi non basta, occorre conoscere per comprendere il fenomeno e favorire il cambiamento.
_ In quest’ottica, emblematico dell’intento di tutto il volume, il saggio di {{Fiorenza Taricone}} la quale sottolinea come gli Stati liberal-democratici quando pongono l’attenzione sui diritti delle minoranze culturali, debbano promuovere il benessere dei componenti di questi gruppi e non attenersi alle istanze dei capi di quei gruppi, per lo più uomini.

La maggior parte delle culture sono imbevute di pratiche e ideologie che hanno a che fare col genere e che legittimano il ruolo egemone dell’uomo attraverso il controllo sulle donne, soprattutto attraverso la corporeità che si tenta ostinatamente di confinare nel privato, deprivandola politicamente.
_ Ma il cambiamento richiede l’impegno di tutti perché, protetti dai nostri ‘diritti acquisiti’, non possiamo ignorare una realtà priva di diritti e ben riassunta da Fiorenza Taricone: “per potersi sentire persone ragionevoli occorre mangiare e bere tutti i giorni […] impadronirsi di strumenti culturali che ti facciano sentire parte di un mondo in evoluzione […] credere e praticare le libertà plurali, potersele permettere, fissando un paletto fra convinzioni tenaci e fanatismo, fra fanatismo e inferiorità” (p. 25).

Naturale completamento di un quadro così esaustivo è il saggio della giornalista Maria Paola Fiorensoli, presidente dell’associazione Il paese delle donne. Il saggio della {{Fiorensoli}}, con la sua cruda descrizione delle Mgf, mira a informare, scandalizzarci nel senso costruttivo del termine, a scuoterci dalla beata ignoranza nella quale ci culliamo, ci rende edotti con una descrizione dettagliata delle tipologie delle Mgf che come lei stessa dice: “edulcorare non si può”.

Alla fine di questa lettura, nasce istintiva la necessità della condivisione nel reagire, intento peraltro riassunto in maniera toccante dalla curatrice Fiorenza Taricone: “Il tema scelto intende essere una dichiarazione di solidarietà, almeno quella, verso le donne, tantissime secondo le stime di organi governativi, costrette a subire violenza senza nemmeno avere gli strumenti culturali per riconoscerla come tale, senza avere un diritto di scelta sulla propria vita, su quella dei figli e figlie che procreano, sul proprio corpo inteso quale sede di piacere e di vita affettiva ed emozionale” (p. 18)

– Taricone Fiorenza (a cura di), {Libere tutte, liberi tutti: diritti umani e mutilazioni femminili}.
_ Minturno: Caramanica Editore, 2007; pp.285; € 20,00.