“Alla base del Suo progetto politico c’è solo l’idea di una scuola che deve costare sempre meno. Lei, per risparmiare soldi, vuole tornare alle vecchie elementari col maestro unico di 24 ore, cancellando l’attuale modello di scuola a tempo pieno”
Signora Ministra,
_ noi da tempo ci battiamo perché vadano più donne al potere, affinché siano loro a portare avanti quei valori che la politica spesso trascura. Ma le Sue scelte, come donna Ministro della Pubblica Istruzione, ci riempiono d’indignazione.

{{Alla base del Suo progetto politico}} c’è solo l’idea di una scuola che deve costare sempre meno.
_ Lei, per risparmiare soldi, vuole {{tornare alle vecchie
elementari col maestro unico di 24 ore}}, cancellando di fatto l’attuale modello di scuola a tempo pieno; vuole{{ tagliare gli organici chiudendo le scuole dei piccoli Comuni}} come quelli del nostro entroterra, e vuole portare avanti il Suo programma fondamentale di un taglio di 87.000 posti in 3 anni.

Noi, come insegnanti, mamme, cittadine, ci dichiariamo contrarie a questi Suoi progetti:

– {{non possiamo accettare che per scelte di natura solo economica si ostacoli di fatto il diritto allo studio sancito dalla Costituzione}}: l’abolizione dell’attuale scuola a tempo pieno, l’unico tipo di scuola italiana valutata nel mondo a livello di eccellenza, signi-fica infatti ridurre le possibilità di
apprendimento per tutti i bambini e in particolare per quelli che hanno minori opportunità educative al di fuori della scuola; significa penalizzare la qualità dell’offerta formativa, vanificando anni di ricerca pedagogica, impegno di generazioni e risultati positivi;

– {{la riduzione dell’orario scolastico a 24 ore non aiuterà le esigenze delle famiglie e in particolar modo le esigenze delle mamme che lavorano}}; ma – ha detto Lei in un’intervista – saranno tenute in considerazione e per questo motivo “non solo manterremo il tempo pieno, ma addirittura riusciremo ad estenderlo ad un numero maggiore di classi”: ma ci sta prendendo in giro, signora Ministra?

– {{il progetto di accorpamento delle scuole elementari di piccoli Comuni o frazioni}}, creerà ulteriori gravi disagi per gli studenti del nostro entroterra che già ora hanno difficoltà, per questioni di trasporto, a frequentare le scuole superiori; ed inoltre to-gliere il presidio scolastico significherà togliere un elemento essenziale per la so-pravvivenza stessa delle famiglie.

Non vogliamo stare a guardare la demolizione di quella parte migliore che la scuola pubblica ha prodotto. Chiediamo a tutte le donne amiche di Penelope di mobilitarsi, di dare una scossa positiva alla politica.
Chiediamo a Lei, signora Ministra Gelmini, di ascoltare anche la voce delle donne.

{Penelope, Gruppo donne ponente per pari opportunità}