Logo VentunesimoSignor Sindaco,

ci corre “l’obbligo di precisazione” dopo le dichiarazioni seguite alle  manifestazioni di dissenso che  un gruppo di associazioni fra cui la nostra hanno rivolto ad alcune sue azioni di politica amministrativa. Tralasciando tutte le caratteristiche, alcune delle quali rasentano l’insulto, con cui Lei connota le associazione che protestano, vogliamo soffermarci sulla sua versione dei fatti secondo cui la protesta è legata alla perdita di privilegi che Lei non intende ripristinare. Ma facciamo parlare i fatti.

Dalla Giunta Ferrucci la nostra associazione ha avuto non una sede, ma la possibilità di utilizzare uno spazio al Centro Foscolo una sera la settimana, nello stesso giorno in cui veniva utilizzato da un’altra associazione per contenere le spese invernali di riscaldamento e con il diritto di uso da parte dell’Amministrazione in caso di necessità.

Abbiamo poi avuto la possibilità di fare delle iniziative rivolte alle cittadine ed ai cittadini su temi sensibili per un’associazione di donne, fra i tanti la conciliazione famiglia-lavoro, la violenza agita dagli uomini, il ruolo delle donne nella storia.

Diritti e opportunità li consideriamo noi, non privilegi.

Abbiamo richiesto alla sua Giunta il rinnovo di utilizzo dello spazio al Foscolo, che non ci è stato concesso. I passaggi intercorsi sono documentati sul nostro blog. Fino ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta ufficiale dopo la nostra motivata impossibilità di accettare lo spazio offerto all’interno del Parco Cabassina

Rinnoviamo, comunque, il nostro bisogno di utilizzare uno fra i tanti spazi liberi comunali, una sera a settimana, in un luogo più consono alla nostra identità e finalità della nostra associazione e dichiariamo la nostra disponibilità a pagare un equo canone.

Signor Sindaco con il suo governo abbiamo perso diritti, non privilegi. Diritti di riconoscimento, di esistenza e di cittadinanza.

Vogliamo sottoporre alla sua attenzione una seconda questione.

Avendo avuto notizie di possibili difficoltà a finanziare  “La stanza dello scirocco” e ricordando il suo impegno pubblico a mantenere  stabile e permanente il Centro antiviolenza in occasione del 25 novembre, abbiamo ripetutamente cercato di metterci in contatto con Lei, con assessori ed assessore, con il funzionario responsabile per capire come stessero realmente le cose (anche questo iter è documentato sul nostro blog), dichiarando la nostra disponibilità a collaborare qualora fosse stato necessario. Silenzio. Abbiamo anche cercato di fare RETE e manifestato davanti al Municipio alla ricerca di interlocuzione. Nulla, ancora silenzio assordante. Ci siamo mosse autonomamente. Abbiamo dialogato con funzionarie delle regione Lombardia, con esperte con cui siamo in relazione, con associazioni e amministrazioni disponibili ad ascoltarci. Abbiamo studiato protocolli e progetti e siamo riuscite a far parte della rete antiviolenza del Distretto con lo spirito di servizio alla causa delle donne che subiscono violenza. Ci dispiace di non aver avuto dialogo e sostegno dalla amministrazione comunale di cui siamo cittadine.

Abbiamo raccontato e documentato alcuni fra i “fatti” che ci hanno indotte a protestare.

Restiamo sempre disponibili ad un incontro nella concezione attiva e partecipata della cittadinanza , a meno che anche questo non sia considerato un privilegio.

Porgiamo i nostri saluti.

Corsico, 18 Maggio 2016
ventunesimodonna@gmail.com
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