RAGGI-ROMA-IN-BAMBOLAEgregio Dr. Chiocci,

tra le sorprese di oggi, neanche tanto sorprendenti, quella che ha colpito la nostra attenzione in un senso che speriamo vivamente Lei comprenda, e su cui vogliamo fare le nostre vibrate rimostranze è l’immagine allegata che illustra e accompagna l’articolo sull’elezione di Virginia Raggi a Sindaca del Comune di Roma.
E’ per noi insopportabile che la nuova prima cittadina, unicamente in quanto donna, venga rappresentata con una “Barbie”, il criterio è chiaramente sempre quello, tanto caro al patriarcato, di relegare le donne in ruoli stereotipati sminuendone così le qualità intrinseche e di genere.


La prima volta che una donna viene eletta Sindaca (e non Sindaco) della Capitale è di certo un avvenimento importante, ci auguriamo inoltre che ella stessa non faccia l’errore di lasciarsi chiamare al maschile, magari pensando -come troppe donne ancora fanno- che virilizzarsi sia un valore aggiunto invece di quello che è, una cessione di potere, uno “scusate se son donna”, come se affermare la propria appartenenza al genere femminile fosse sminuente.
Ma su questo staremo a vedere.
 

Per quanto La riguarda, non crediamo, infatti, che se avesse vinto un uomo avreste messo l’immagine di “Ken”, di Ciccio Bello o qualsiasi altro bambolo maschile.

 

Sappia, egregio direttore, che noi siamo sempre vigili sulla violenza verso le donne, compresa quella delle parole e delle immagini che non sono cosa neutra e innocente. Lei con le parole e le immagini ci lavora e quindi riteniamo che questa violenza non sia casuale, ma un inconscio, nella migliore delle ipotesi, colpo di coda patriarcale.

 

La invitiamo, con tutta la nostra disponibilità a dimenticare questo infausto episodio, a fare ammenda dell’ errore di oggi.

 

Cordiali saluti
UDI Monteverde le responsabili Carla Cantatore Marina Patriarca