Nel PD la democrazia paritaria interna è una caratteristica sempre meno presente, come dimostrato anche dalle ultime primarie a Roma che hanno visto candidati tutti uomini (se si esclude la candidatura presentata da un padre allo scopo di richiamare l’attenzione sulle persone affette da autismo).

Nonostante tutto cominciamo da Roberto Giachetti per chiedere impegni per la democrazia paritaria  ai candidati e alle candidate per il Comune di Roma.

Rappresentanza politica

La partecipazione delle donne al governo di Roma non può prescindere da una piena ed effettiva parità: 50 e 50 nella giunta e nei diversi organismi di competenza comunale valorizzando le tante competenze femminili al servizio dell’amministrazione della città.

 

Le liste che lo appoggeranno per il consiglio comunale e i consigli dei 15 Municipi  avranno solo donne capolista?

Nel caso di una sua vittoria, ci sarà una vicesindaca?

Nel suo progetto di governo di Roma pensa di realizzare una reale democrazia paritaria e come pensa di farlo?

 

  1. Ovviamente una piena partecipazione delle donne alla politica della città significa possibilità di contare e di decidere, ponendo istanze, punti di vista, soluzioni diverse da una politica prevalentemente maschile. Per far questo non sono sufficienti incarichi di facciata ma servono nomine ad assessorati “di peso.

 

Cosa ne pensa? Quali sono le sue proposte in tal senso? 

 

  1. Riteniamo utile un assessorato alle pari opportunità, anche per dare un segnale della centralità delle politiche di genere.

 

Lo ritiene fattibile?

 

  1. Le politiche economiche hanno un impatto diverso su uomini e donne: il bilancio è uno strumento potente per realizzare pari opportunità.

 

Pensa di potersi impegnare sull’introduzione del bilancio di genere al Comune di Roma?

 

  1. 50 e 50 non è solo quantità (numeri di donne presenti nei luoghi decisionali) ma anche qualità: per donne e uomini. E soprattutto trasparenza nelle nomine valorizzando le competenze.

 

Che ne pensa di effettuare le scelte sulla base di esperienze e competenze documentate, quindi del curriculum?

 

Rappresentazione delle donne nei media

 

  1. La pubblicità e, in particolare la cartellonistica stradale, è la forma più dannosa e invasiva di sessismo nella comunicazione. E’ necessario regolamentare le affissioni senza timore di perdere gli introiti della pubblicità.

 

Ha intenzione di impegnarsi in questo senso?

 

Il linguaggio sessuato 

 

  1. L’uso del linguaggio declinato al maschile è utilizzato sempre quale neutro, quindi usiamo il maschile per indicare uomini e donne. Ciò significa non riconoscere le differenze e le identità. Chiediamo l’attenzione al linguaggio sessuato, a partire da quello  istituzionale, utilizzando correttamente il maschile e il femminile per indicare le cariche e nei documenti ufficiali.

 

Ritiene di potersi impegnare in tal senso?

 

Comunità immigrate

 

  1. E’ importante includere le donne come interlocutori attivi, chiamate anche alle decisioni.

Gli interlocutori e/o i gestori degli spazi non possono essere solo i religiosi, che sono tutti uomini. Le donne devono essere rappresentate in modo paritario o almeno sensibile.

 

Si potrebbe ipotizzare una riedizione dei consiglieri aggiunti in Comune e nei Municipi?

La Città metropolitana

  1. Il sindaco di Roma è anche il presidente della Città metropolitana, un organismo non eletto direttamente, ma non per questo da trascurare, con competenze che influiscono in maniera importante sulla gestione della città.

Pensa di riportare anche in questo suo secondo e altrettanto importante ruolo, gli impegni quando compatibili, che assume come candidato sindaco per la democrazia paritaria?

Aspettare stanca e Donne in quota