Gentile e cara Ilaria, spero potrà leggere quanto le scrivo.
Seguo da tempo la triste vicenda che riguarda suo fratello e mi duole il cuore per tutto quel che è accaduto. Sulla Rai hanno mandato in onda la fase del processo in cui gli imputati sono stati assolti. L’ho seguito con attenzione e mi sono confrontata con il  mio compagno (un giuslavorista). Desidero dirle (perché so che andrete in appello) alcune cose, a costo di sembrare…Decida lei. Aver affermato che Stefano sia morto di fame e di sete o per “inedia e imperizia” da parte dei medici e degli infermieri, seppur vera, non sarà mai la “causa” che il giudice prenderà in considerazione per dichiarare colpevoli i reali colpevoli (perché è chiaro che lo sono, al pari di coloro che in carcere lo hanno massacrato di botte).
Scusi se mi permetto di consigliarle una “linea”, ma lo faccio perché Stefano potremmo essere tutti noi.

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