La “linea” si compone tutte le mattine a Mesher, villaggio collocato fra la cittadina di Suruç, ultima enclave urbana turca prima della frontiera, e la Siria. Un’aggregato di poche case che lambisce il confine, dalla quale ciò che succede a Kobane si vede e si sente.Nella “ linea”, decine, a volte centinaia di persone rivolgono il loro omaggio ai combattenti di Kobane, scandendo slogan e innalzando canti di lotta. Un gesto simbolico pieno di orgoglio, di storia, di forza, e di coraggio. Un rituale non privo di pericoli quando si svolge a pochi metri dal confine ed è sotto il tiro dell’esercito turco: un’attivista curda di 28 anni, Kader Ortakaya , a novembre vi ha perso la vita colpita alla testa da una pallottola sparata da un soldato.

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