Donne della realtà, un gruppo di giornaliste firmatarie di un appello
contro modelli femminili distorti e imperanti, anche nei mezzi di
informazione invia una lettera aperta per esprimere indignazione per il
silenzio colpevole che è sceso nello studio di Porta a porta, nel corso
della trasmissione di mercoledì 7 ottobre, sull’insulto greve e
intollerabile rivolto in diretta dal presidente del Consiglio all’onorevole
Rosy Bindi come persona prima ancora che come donna.Lettera aperta a:
_ ministro della Giustizia Angelino Alfano,
_ viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli,
_ presidente dell’Udc Pier Ferdinando Casini,
_ e ai giornalisti Bruno Vespa e Riccardo Barenghi

Gentili Signori,

vogliamo esprimere il nostro stupore e la nostra indignazione per il
silenzio colpevole che è sceso nello studio di Porta a porta, nel corso
della trasmissione di mercoledì 7 ottobre, sull’insulto greve e
intollerabile rivolto in diretta dal presidente del Consiglio all’onorevole
Rosy Bindi come persona prima ancora che come donna.

Siamo un gruppo di giornaliste, convinte che sia necessario riportare sui
nostri media un modello di donna più aderente alla realtà, parlare delle
italiane che lavorano credendo nei valori dell’impegno e della
professionalità, della cultura e dell’intelligenza, e non lasciare che le
donne siano rappresentate unicamente come persone che preferiscono puntare
sulla propria bellezza e sulla disponibilità dell’uomo potente di turno per
fare carriera e ottenere favori. Abbiamo lanciato un [appello->4839] in questo senso
a inizio agosto e lunedì scorso abbiamo tenuto a Milano il primo di una
serie di dibattiti sull’argomento che intendiamo proporre in molte altre
città.

L’incapacità di indignarsi e di reagire con fermezza da voi dimostrata di
fronte a un commento volgare, ingiustificato ed estraneo a corretti rapporti
personali, ci ha lasciate davvero esterrefatte. L’indifferenza è il passo
ultimo prima dell’accettazione supina di quella cultura priva dei valori di
rispetto e considerazione dell’altro, e in particolare delle donne, che noi
vogliamo denunciare e combattere.

Le donne della realtà non sono nella disponibilità del Premier né di
chiunque pensi di poterle usare a proprio piacimento. Le donne della realtà
vivono, lavorano, soffrono, gioiscono, ma prima di tutto esigono rispetto.
Da tutti.

Cordiali saluti,

Paola Ciccioli
_ Francesca Mineo
_ Cristina Morini
_ Letizia Mosca
_ Daniela Stigliano