Pubblichiamo una dichiarazione di Magda Terrevoli, presidente della Commissione regionale alle Pari Opportunità, a proposito delle
false notizie che vengono fatte circolare in maniera strumentale da parte di uomini politici e di alcune donne che sostengono il loro gioco.La mortificazione che mi spinge a scrivere queste righe è veramente profonda.
_ Sinceramente mi appare tutto così falso e strumentale, ma il dolore maggiore sono le dichiarazioni di alcune donne; è inutile negare che ci sono sensibilità e differenze tra di noi, ma auspico che siano almeno sincere.

Purtroppo non penso di sbagliare se leggo dietro le tante dichiarazioni tracce di indicazioni di altri, spesso uomini, cui è funzionale la polemica in questo momento politico.
_ Tutte queste {{dichiarazioni su pillola del giorno dopo e pillola RU 486}}, confondendole, giocando sull’equivoco non possono essere trasparenti. Allora mi chiedo: cosa rappresentano?

Prendo a prestito allora anche io le parole di un uomo e mai sono stata felice come adesso di farlo. Sono le parole di {{Umberto Veronesi}}, di un uomo che non fa crociate ma ha provato a mettere la sua vita e le sue professionalità al servizio dei cittadini: “una parte significativa delle interruzioni avviene per gravidanze non volute. Ora, obbligare una donna ad avere un figlio non desiderato significa da un lato infrangere il diritto all’autodeterminazione e alla libertà di scelta individuale, dall’altro far nascere un bambino non amato dai genitori, che non potrà che crescere infelice ed emarginato, quando non finirà in un cassonetto.
_ Quindi l´interruzione di gravidanza, che oggi può essere ottenuta con la semplice assunzione di una pillola (la RU 486), è una scelta del male minore. L´aborto è un evento drammatico e traumatico che tutti, indipendentemente da idee, convinzioni e principi, vorrebbero evitare: {{la legge 194 nasce per tutelare chi invece si trova costretto ad affrontarlo}}. Si tratta di una legge civilmente avanzata che si basa sul fondamento che lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e promuove la cultura della prevenzione. {{Il valore aggiunto di questa legge}} è allora proprio quello di introdurre nell’ordinamento giuridico delle finalità sociali e sanitarie, che invitano all’informazione e alla presa di coscienza dei cittadini, nel pieno rispetto del loro diritto all’autodeterminazione e alla libertà di scelta”.

Perché, al contrario, non si collabora tutti affinché si crei più conoscenza e più responsabilità (soprattutto da parte dei maschi), con l’obiettivo di incrementare il livello di educazione sessuale e diffondere i principi della prevenzione?
_ Non ci sono più dubbi: {{se si vuole evitare l’aborto bisogna mettere in atto delle misure preventive}}, che stanno nell’uso corretto delle pratiche anticoncezionali.
_ Solleviamoci tutte e diciamo Basta. Basta alla mortificazione di dover continuare ad affermare che soprattutto per noi donne l’aborto è dolore, è sofferenza, è sconfitta!

Mi piacerebbe spiegare a tutti quelli che in questi giorni hanno scoperto il valore della vita quanto noi siamo portatrici di vita e quanto noi sentiamo il peso e la gioia di tale responsabilità.
_ Ma si continua a compiere giochetti filosofici e filologici. Troppo semplice e troppo falso! Vorrei qui soltanto ricordare la bella esperienza del forum sulla salute delle donne in cui le nostre richieste, accolte nel Piano della salute regionale, sono state l’umanizzazione della sanità, l’attenzione alla vita piuttosto che alla morte, l’attenzione alle fasce più deboli tra cui, come sempre, ci siamo noi donne.

La lotta a un grande male, come l’aborto, se viene combattuto con una misura repressiva, come la proibizione, conduce ad un male ancora più grande, che è la clandestinità delle pratiche abortive, a svantaggio dei più poveri e dei più deboli.
_ E’ con l´informazione e l’educazione, e non con il proibizionismo,che si combattono i mali.

Sono stupita dall'{{invito rivolto ai farmacisti perché esercitino l’obiezione di coscienza nel vendere farmaci “immorali”}}, ovvero che favoriscono l’interruzione di gravidanza o l’eutanasia, ma anche il concepimento. Un distinguo va subito fatto: medicinali come la Ru 486, la cosiddetta pillola abortiva, sono per legge di esclusivo uso
ospedaliero. Difficile quindi immaginare un aborto fai da te.
_ Quindi, l’appello sarebbe rivolto alla cosiddetta pillola del giorno dopo e
probabilmente a tutti gli anticoncezionali, pillola tradizionale compresa.

Ma, commenta Veronesi “Anche la pillola del giorno dopo è un anticoncezionale, così come lo è la spirale. Ma mentre {{la pillola del giorno dopo è stata sempre bollata come abortiva}}, la spirale no. Mi chiedo perché. Quindi si parla di anticoncezionali tout court. E non vorrei che veramente il Papa si riferisse anche ai preservativi. {{Non venderli, gli anticoncezionali, vuol dire favorire gli aborti}}, visto che le campagne
a favore della totale castità non mi risulta abbiano questo grande successo. E a me personalmente costringere le donne ad abortire non piace proprio”.