Da Usciamo dal silenzio, l’invito alle assemblee di donne delle altre città a trovarsi in un’assemblea nazionale il 9 giugno, a Bologna, presso il Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne della città di Bologna, Convento di Santa Cristina, via del Piombo 5, dalle 10 alle 18.A Bologna perché è una città dove c’e’ un’assemblea che si è convocata dall’esperienza di usciamodasilenzio, e le bolognesi si sono in questi giorni attivate per mettere a disposizione di tutte quelle che verranno una sede accogliente.

{{Nel corso degli ultimi due anni si è costituita una rete}}, si è rafforzata quella già esistente, si è rinnovata a partire dalla manifestazione del 14 gennaio 2006.

In molte occasioni in questi ultimi mesi se ne è parlato, incontrandoci in qualche riunione, alcune di noi milanesi andando in qualche altra città abbiamo raccolto idee, suggerimenti a riguardo.

Bene, adesso è il momento.

Prima della pausa estiva, nel momento in cui abbiamo esperienze da mettere in comune, pratiche da condividere, proposte e azioni da discutere insieme, per rilanciare la nostra iniziativa e la nostra rete nei prossimi mesi.

{{Vogliamo aprire un confronto tra tutte le assemblee e su tutti i temi sui quali ci stiamo impegnando}}.

Uds di Milano ha dato la propria {{adesione alla campagna proposta dall’UDI “50e50, ovunque si decide”,}} rispetto alla quale a Milano, in assemblea e in vari incontri di laboratorio, abbiamo individuato molti motivi, molte specificità per aderire con un nostro segno. Su questo stiamo costruendo un “Manifesto dei perché” che sarà un percorso, nel senso che evolverà e si arricchirà, raccogliendo nuovi perché che poi verranno rimessi in circolo.

L’abbiamo pensato come uno strumento dinamico e interattivo che incrocia e collega i temi di origine della manifestazione, {{la libertà femminile all’origine della vita e libertà femminile come misura della democrazia}}, la libertà di decidere, la nostra esperienza sulla salute riproduttiva e sul corpo, le varie forme di lotta alla violenza contro le donne, e come questi temi incrociano la democrazia paritaria, la nostra esperienza di continua interlocuzione con la politica istituzionale.

Accanto a questo, altri temi si impongono in questo periodo. {{Dopo il family day}} a San Giovanni, è cambiato qualcosa nello scenario che ci sta di fronte? Che tipo di famiglie vengono messe al centro di quell’iniziativa, cosa dice quella piazza del rapporto tra le generazioni, del legame tra precarietà lavorativa e proposte di politiche famigliari?
{{Cosa dice della laicità dello stato}}, dei diritti delle persone e delle donne?

Abbiamo molti motivi per incontrarci, continuiamo a scriverci sul sito per preparare l’assemblea delle assemblee.

A presto, al 9 giugno a Bologna