16991844_1580942275268807_7849850175477351398_o

Monique Laurent  invita all’evento di Fuori Genere   la rete delle reti femminili

“Se le nostre vite non valgono allora non produciamo”. E’ questo lo slogan con cui la rete italiana Non Una di Meno, impegnata nella redazione di un “Piano Antiviolenza Nazionale Femminista”, ha deciso di aderire allo sciopero internazionale delle donne che si terrà l’otto marzo, con mobilitazioni territoriali.

Il nuovo femminismo transnazionale chiede di portare le questioni di genere fuori dalle mura domestiche. La violenza contro le donne non vuol dire solo femminicidio. E’ generata da politiche di austerity che negano l’accessibilità al welfare, al diritto alla salute, alle pari opportunità e da politiche neoliberiste che operano una femminilizzazione della società per cui il paternalismo, la dipendenza, i ricatti tipici del lavoro di riproduzione e di cura delle donne si manifestano anche nel mondo del lavoro.

All’Aquila aderiamo con uno sciopero dei generi e dai generi sottraendoci simbolicamente dal lavoro produttivo e riproduttivo. Nella città con il più grande cantiere d’Europa, il sostegno alla ripresa economica si è tradotto in interventi di sostegno una tantum ed è mancata la previsione di misure strutturali. La disoccupazione resta altissima, il lavoro è precario, sommerso, mal pagato o non retribuito. E’ prioritario ripensare le politiche economiche del territorio.

Aderisci per dire NO al lavoro precario, non retribuito, al lavoro di cura, a quello domestico, agli stereotipi e alla discriminazione.

L’otto marzo vestiti di nero e di fucsia, esponi la matrioska a casa, in macchina, sui vestiti, sul luogo di lavoro, sul profilo Facebook e sui social.