Maurena ha deciso che nel Morro de la Sereia i bambini hanno bisogno di vivere meglio: vuole riuscire a portarli fuori dal Morro per un giorno, far fare loro un viaggio all’interno, far loro massaggi e ginnastica.
_ Così si è inventata l’abbraccio della sirena. Maurena è una giovane massaggiatrice che vive nel Morro de la Sereia e tutti i giorni vede i bambini un po’ abbandonati a se stessi nei vicoli del quartiere.
_ In verità i piccoli sono sotto lo sguardo delle nonne che spesso hanno non più di 45-50 anni perché le loro mamme sono andate a lavorare per mantenere tutta la grande famiglia. I papà in genere sono assenti.

In Salvador (come in tutto il Sud America) l’aborto è proibito. Ma soprattutto le donne sono contrarie per ragioni culturali o religiose, e le ragazze – che si fanno un vanto di cominciare ad avere rapporti da giovanissime oppure vengono abusate da parenti – non solo non pensano a metodi anticoncezionali, ma vedono l’arrivo dei figli come un segno positivo.

I ragazzini vivono – come succedeva negli ’50 in Italia – in piccole comunità di strada o di quartiere facendo i giochi antichi: campana, nascondino, pallone (i maschi).

Maurena ha deciso che nel Morro de la Sereia i bambini hanno bisogno di vivere meglio: vuole riuscire a portarli fuori dal Morro per un giorno, far fare loro un viaggio all’interno, far loro massaggi e ginnastica.
_ Così si è inventata l’abbraccio della sirena. Tutta la gente del Morro il giorno convenuto (31 gennaio) si è data appuntamento nella vicina spiaggia e circonderà il Morro in un abbraccio metaforico.

Con i soldi dell’iniziativa (vendita delle magliette soprattutto) finanzierà un viaggio per i bambini.
_ Le magliette sono di filato sintetico, con un bel disegno e stampati tutti gli sponsor che sovvenzionano l’iniziativa.

Le donne del Morro le hanno tutte modificate secondo i loro gusti.
_ Vedere le foto per credere.

La sensazione di allegria e libertà di questo gesto mi ha stupito. Del loro piacersi mi ero abituata: grande, magro, alto, l’importante è compiacersi del proprio corpo e in questo sono maestre.
_ Ma inventarsi 5 modelli di maglietta per 5 donne diverse mi è sembrato un atto di creatività speciale.
_ La manifestazione ha avuto successo. Sono partita troppo presto per sapere se il viaggio è stato di gradimento dei bambini.

– Foto di Luisa Di Gaetano