Chiudono i teatri? Forse lor signori non sanno che fu una donna a scrivere per prima drammi scenici e questa donna era una monaca: Rosvita. Nacque, probabilmente, in pieno Medioevo intorno al 935. Nelle lunghe ore a disposizione leggeva e studiava autori cristiani e pagani. Lei stessa confessò: “Mi sono servita dello stesso genere di composizione con cui gli antichi rappresentavano turpi impudicizie di donne invereconde”.

Come spesso accade le sue opere non suscitarono, nei suoi contemporanei, particolare entusiasmo.

Rosvita inventava i suoi drammi con giocosa fantasia senza assolvere alle regole dell’unità di tempo, di luogo e di spazio. Dunque, oggi, qualcuno potrebbe definirla a pieno titolo “avanguardista”.

Lei immaginava un Dio che compare e scompare. Nello stesso tempo ideava e voleva che fossero in scena cavalli vivi e non di cartapesta.

Il suo tempo le conferì onori, ma troppo pochi trattandosi di una donna e per di più monaca.

A lei affidiamo un immaginario cartello con su scritto: “Riaprite i teatri! Anche il cielo lo vuole” firmato Roswitha badessa di Gandersheim in Sassonia.