”Dal I gennaio le associazioni non profit non avranno certezza del diritto: oggi in aula le parole del sottosegretario Garavaglia non sono state tranquillizzanti perché ha rinviato a incontri futuri, mentre c’è urgenza di intervenire subito. In oltre 60 anni nessuno si era spinto a tassare, come una gioielleria, chi sta vicino ad anziani, malati, bambini, famiglie”, così Barbara Pollastrini, deputata del Partito democratico, che ha presentato un ordine del giorno di ripristino delle condizioni precedenti della tassa Ires sul Terzo Settore.

“Non basta la retromarcia promessa dal Governo senza un’azione immediata che annulli con certezza la gabella più vergognosa e ingiusta della manovra”, ha detto Pollastrini nel corso del suo intervento. “Il fatto che l’ordine del giorno sia stato approvato è solo un inizio. Dovremo continuare a vigilare e a mobilitarci fino al traguardo finale”, conclude la deputata.

L’aumento dell’IRES per gli enti del Terzo settore previsto nella manovra finanziaria preoccupa molto anche i Comuni italiani per le inevitabili ricadute che ci saranno sui territori. Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e delegato Anci al Welfare, commentando il provvedimento contenuto nella Legge di bilancio duchiara:  “Gli enti del Terzo settore sono i partner strategici e progettuali dei Comuni, con i quali da sempre collaborano. Questo aumento, che configura una vera e propria tassa sulla solidarietà appare profondamente iniquo e rischia di ripercuotersi sugli enti locali, con conseguenti ricadute sui servizi e sulla spesa sociale dei territori. Ancora una volta, ad essere colpiti saranno le persone più fragili oltre a coloro, tant*, che si occupano della cura. Le organizzazioni del volontariato non possono essere trattate fiscalmente come i falchi speculatori di Wall Street”.