Difendiamo la libertà d’espressione: un bene democratico a rischio.Da uno dei miei contatti di facebook, persona seria e che stimo,
mi arriva questa richiesta che è in sostegno della mamma di una sua
amica insegnante coinvolta in una azione disciplinare.

Non solo a mio parere, il momento politico che attraversiamo è molto
grave e credo che aumenteranno sempre di più queste forme di
autosostegno di cittadini tra loro.

Chi si rivolge, a proprio sostegno e difesa, alla espressione dei
concittadini italiani è perchè si sente {{inerme di fronte alla
sopraffazione delle proprie libertà fondamentali}} e ritiene di non
ricevere tutela sufficiente dagli organismi a questo deputati.

E’ importante {{diffondere queste denunce}} e queste richieste perché se
da un lato possiamo esprimere un sostegno a chi è già toccato in prima
persona da questa ondata reazionaria e liberticida, dall’altro si
possa diffondere presso il maggior numero di persone, cittadini
italiani ma non solo,{{ la consapevolezza della gravità della attuale
situazione politica italiana}}.

{{Difendiamo la libertà d’espressione}}

” Tre insegnanti delle scuole “Longhena” di Bologna sono state convocate
il 22 giugno p.v. davanti al Consiglio di disciplina presso l’Ufficio
scolastico Provinciale.

L’accusa principale è quella di avere risposto a domande di
giornalisti sul “10 pedagogico” e di avere partecipato ad un dibattito
pubblico sulla valutazione scolastica, insieme ad altri insegnanti,
genitori, pedagogisti, docenti universitari.

Sono in sostanza accusate di ‘reati di opinione’ e di ‘lesa maestà.

I sottoscritti esprimono la loro piena solidarietà alle insegnanti
ricordando che la libertà d’espressione è un bene democratico
indispensabile per tutti ed è garantita dalla Costituzione italiana e
dalla Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo.”

{{la petizione}}:
[http://firmiamo.it/solidarieta-a-longhena->undefined]