Dal 3O luglio al 6 agosto 2011, oltre 120 donne provenienti da 24 paesi di vari continenti si sono incontrate a San José in Costa Rica per il congresso internazionale della Women’s International League for Peace and Freedom (Wilpf), la più antica organizzazione di donne per la pace che festeggerà i suoi cento anni nel 2015 in Olanda, a The Hague. il luogo del primo incontro delle
donne per la pace.

“Women, Peace and Security – Transforming the agenda” è stato il tema del congresso svoltosi in Costa Rica, l’ultimo prima del congresso del centenario, che ha anche formalmente accolto cinque nuove sezioni della Wilpf (Messico, Nigeria, Pakistan, Repubblica democratica del Congo, Spagna), che ora conta dunque 36 sezioni.

Nuova presidente della Wilpf è Adilia Caravaca (Costa Rica) che sarà coadiuvata da un comitato esecutivo composto da Kerstin Grebäck (Svesia), Dr. Ila Pathak (India), Neelima Sinha (India), Martha-Jean Baker (Gran Bretagna, come vice presidente), and Nancy Ramsden (USA, tesoriera).

Oltre a queste normali scadenze statutarie, il Congresso ha discusso attorno alle azioni d’impegno della Wilpf con
l’apertura verso tematiche fino a oggi meno usuali nel percorso dell’associazione.
Come riporta un comunicato della Wilpf Italia “accanto all’impegno di sempre per il disarmo, contro le basi nucleari, per la
promozione e protezione dei diritti delle donne contro ogni forma di violenza, per
una pace giusta costruita nel rispetto dei diritti di tutti i popoli alla propria identità-
la WILPF, dopo il meeting dell’IB (International Board) del 2009 a Amenhabad
(India), ha dato incarico alla sezione francese di elaborare un testo per il
Congresso dedicato a una “Nuova visione della WILPF nel 2011”.
Il testo, attento ai movimenti che si battono per il diritto al cibo nel sud del mondo e
per una ‘giustizia sociale nei cambiamenti climatici’, è stato elaborato col contributo
delle sezioni.
Senza nulla rinunciare al tradizionale percorso dell’Associazione, che ben si riflette
nei presupposti e negli obiettivi dell’UNSC 1325 alla cui elaborazione la WILPF stessa diede a suo tempo un contributo, il testo che è stato all’esame del Congresso parte da una rivisitazione dell’art.3 dello Statuto del 1919 che nella traduzione francese afferma: “ Art.3- La WILPF considère comme son objectif ultime l’instauration d’un ordre économique international basé sur le principe de la satisfaction des besoins de tous e non sur le profit e le privilège”.”

Una delle candidate alla presidenza, Marlène Tuininga, grande fautrice del documento, prima del congresso aveva scritto alla sezione italiana della Wilpf affermando l’impegno della sezione francese ad “una lotta per un ritorno alla Carta delle Nazioni unite che è violata ogni giorno dalle forze politiche”.

Tutti i documenti finali del congresso 2011 saranno disponibili su [http://wilpfcongress2011.wordpress.com/->http://wilpfcongress2011.wordpress.com/]. La sezione italiana auspica la possibilità di ospitare in autunno alla Casa Internazionale delle Donne di Roma un incontro con alcune rappresentanti delle sezioni europee con cui valutare gli esiti del Congresso e favorire un contatto con le realtà associative italiane.

{Wilpf sezione italiana – via Misurina 69. 00135 Roma- email: antonia.sani@alice.it ;tel/fax06.3723742
www.wilpf.org }