Sono 1200 circa le adesioni di organizzazioni e singole persone pacifiste di varie parti del mondo (Usa, Canada, Australia, Germania, Spagna ed altri paesi europei) a questo documento appello che comincia ad essere diffuso anche in Italia. Fra le prime adesioni: Codepink women for peace.Sullo sfondo di crescenti crisi ecologiche e di una popolazione mondiale costretta a vivere in estrema povertá, a lavorare in condizioni disumane e a subire gli effetti di crescenti crisi sociali, {{vengono spesi annualmente a livello mondiale circa 1000 miliardi di euro per le forze armate}}.
L’apparato bellico-indutriale di alcune, poche nazioni del G8 é responsabile dell’impiego di buona parte di queste spese con {{gravi e incalcolabili conseguenze ecologiche e sociali.}}
Del resto sarebbe difficile mantenere l’ingiusta ripartizione delle risorse globali, sempre piú controllate da grandi multinazionali, la politica del debito mondiale e le ingiuste condizioni del commercio mondiale, senza un tale apparato militare di sicurezza. Un apparato che in molti paesi é utilizzato per la repressione dell’opposizione critica.

Gli attentati dell’11 settembre 2001 sono sempre piú usati per giustificare la sorveglianza sistematica della popolazione e l’erosione dei diritti costituzionali. Anche gli stati europei hanno collaborato alla {{costruzione di campi di detenzione segreti}}, sullo stile di Guantanomo,nei quali si fa uso con ogni probabilitá di tortura.

L’Iraq é stato attaccato sulla base di falsi indizi; nel frattempo sono morte centinaia di migliaia di persone, il paese é stato in buona parte distrutto, destabilizzato e il suolo contaminato dai residui cancerogeni delle munizioni all’uranio. E ora ci sono addirittura {{dichiarazioni pubbliche sui piani di un attacco militare in Iran e sulla possibilitá di una nuova guerra mondiale,}} cosa che, a causa delle sue imprevedibili conseguenze, incontra viva resistenza persino tra le rappresentanze moderate delle forze armate.

{{Posti di fronte all’alternativa di scegliere tra una guerra, che per stessa ammissione di uomini politici occidentali, durerá anni, e una trasformazione possibilmente pacifica noi richiediamo quanto segue}}:

{{1) Processo di impeachment}} contro il Presidente degli Stati Uniti George Bush e il vice presidente Richard Cheney prima delle elezioni presidenziali americane del 2008, processo preteso in solidarietá con una grande parte della popolazione americana e un gruppo di rappresentanti del Congresso. Nonché processo penale presso il tribunale internazionale contro G.W Bush, R. Cheney e altri responsabili di diversi paesi, sotto l’imputazione di partecipazione a guerre offensive e contrarie al diritto internazionale, l’accusa di crimini commessi contro l’umanitá.

{{2) Inchiesta internazionale sugli attentati dell’11 settembre}}, i quali costituiscono la giustificazione principale delle “guerre contro il terrore”, mentre un’intera catena d’indizi mostra che la versione ufficiale sugli attentati dell’11 settembre non puó essere accettata. Personalitá politiche, scienziati e uomini di cultura di fama internazionale, nonché alte cariche delle forze armate in pensione hanno richiesto nuove indagini in merito.

{{3) Ritiro delle truppe dall’Afghanistan e dall’Iraq e nessuna guerra contro l’Iran}}. {{Messa al bando a livello internazionale della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti, dell’impiego di contingenti militari all’Estero e del commercio di armi.}} In una societá civile la tortura deve essere vietata in ogni sua forma ed espressione.

{{4) Conversione dell’industria bellica in scopi civili e sviluppo di nuove tecnologie piú ecologiche e di forme d’energia piú durevoli.}} Secondo l’agenzia per la protezione ambientale dell’ONU, con una minima parte delle spese annue globali per gli armamenti si potrebbe garantire a tutta la popolazione mondiale l’accesso ad acqua pulita e potabile, un’assistenza sanitaria di base e la distribuzione di generi alimentari di prima necessitá.

Presupposto di base a queste richieste é {{il riconoscimento del principio di Non-Violenza e il rispetto nei confronti del prossimo a prescindere dalla razza e dalla religione}}. Due devastanti guerre mondiali e catastrofi storiche come l’Olocausto, quali consequenza ultima di nazionalismo, razzismo e guerrafondismo devono restare vive nella coscienza collettiva.

Ti chiediamo di firmare questa dichiarazione e di propagarla. Quel che otterremo dipende da noi.

{per le adesioni: www.war-is-illegal.org}