La Giunta insediata oggi dal neo presidente Fontana è composta da  11 uomini e solo  5 donne.  Con quattro sottosegretari: tutti uomini.
“E’  evidente il non rispetto dell’equilibrio di genere previsto  dallo Statuto Regionale, dalla Costituzione, da numerose  leggi e normative sia nazionali che europee.”

Lo dichiarano Angela Ronchini e Donatella Martini, a nome di Articolo 51- Laboratorio di Democrazia Paritaria e DonneinQuota, due associazioni da anni impegnate per avere Giunte regionali con la presenza di donne.

Inoltre le Pari Opportunità  sono  in coda ad altra delega,  come ormai consuetudine in Lombardia.  “E’ evidente- aggiungono le due presidenti- che siamo in presenza  di un pervicace e strumentale maschilismo politico , che sfocia nella discriminazione di genere delle istituzioni lombarde.”
Quindi Articolo 51 e DonneinQuota presenteranno, come già nel 2010, un immediato ricorso al TAR, unitamente ad azioni mirate, legali , giuridiche e quanto possibile a denuncia della discriminazione politica verso le donne operata da Regione Lombardia nella figura del suo Presidente.

Questa la lettera aperta spedita al Presidente della regione Lombardia

Al Governatore di Reg. Lombardia
ATTILIO FONTANA
Piazza Città di Lombardia 1
MILANO
 
Milano, 16 Marzo 2018
Egregio Governatore,
Come già accaduto 5 anni fa dopo l’elezione del Governatore Maroni, le Associazioni Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria e DonneinQuota si vedono costrette ancora una volta a ricordare che il costituirsi della Giunta di Regione Lombardia, non può prescindere dall’applicazione non solo dell’Art. 11 dello Statuto di Regione Lombardia che “GARANTISCE” l’equilibrio di genere nelle nomine per il governo della Regione, ma anche e soprattutto, da una sentenza del 21 Giugno 2012 presso il Consiglio di Stato num. 3670 promossa dalle associazioni su citate, che ha determinato l’obbligo della parità numerica di genere per la Giunta dell’allora Governatore Formigoni, dando l’avvio al cambiamento di Statuto per tutti gli 8000 Comuni Italiani.
Purtroppo Regione Lombardia continua ad essere la maglia nera per il rispetto della parità di genere eleggendo soltanto 18 donne su 80 consiglieri, per questo é estremamente necessario che il numero di Assessori ed Assessore sia esattamente e matematicamente PARI nella rappresentanza di genere, per lanciare quel messaggio di parità che la Regione economicamente traino del Paese Italia, lo sia anche per le politiche di genere, anche per contrasto a quella violenza che vede un femminicidio al giorno.
Le chiediamo, inoltre, di dare finalmente alle politiche di genere e /o alle Pari Opportunità un ruolo di peso istituendo un sottosegretariato ad hoc che possa, finalmente, lavorare per una parità di genere che superi gli steccati della conciliazione/condivisione famiglia lavoro, per approdare a politiche ed azioni che veramente siano pensate non per le donne , ma come donne.
Le donne SONO il cambiamento e di questo cambiamento ci auguriamo Lei voglia essere interprete non solo per il bene di Regione Lombardia, ma del Paese Italia tutto.
Lo sviluppo e la crescita passano dalle donne e alle donne chiediamo sia data la giusta rappresentanza, finora sottostimata.
Alle donne , che in numero pari agli uomini , faranno parte della Sua Giunta chiediamo di impegnarsi, qualunque posto occupino, per le donne , maggioranza del corpo elettorale di questa Regione, ricordando loro che se passi avanti sono stati fatti perché la Giunta Lombardia non fosse piu quella del 15 a 1, molto devono al lavoro e alle battaglie delle associazioni di donne come le nostre.
Nella certezza che non dovremo nuovamente “andare per Tribunali”, attendiamo riscontro a questa nostra richiesta.
 
Le Presidenti
Angela Ronchini Associazione Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria
Donatella Martini Associazione DonneinQuota