La tratta delle donne nigeriane non si placa; il traffico di corpi di giovani donne e bambine continua inesorabile ed il piu’ delle volte impunito. E’ necessario dare voce a chi non puo’ e non sa raccontare l’orrore di questo “mercato” di esseri umani favorito e perpetrato da individui corrotti disposti a tutto per il denaro….

[…] La tratta non è solo un problema di sesso, di puttane e di clienti. La tratta è anzitutto un affare colossale. Un business. È una schiavitù che rende un mucchio di soldi e questi soldi se li dividono bianchi e neri, in perfetto accordo. Sulla pelle di noi ragazze non nasce solo la fortuna di gente come la maman (protettrice) che ho visto su un giornale, seduta su un divano a Benin City, circondata da pile alte così di soldi.
Ci sono anche i bianchi perbene, quelli che non picchiano mai i figli o la moglie, quelli che magari la domenica vanno in chiesa, hanno un bel cane, bravi vicini, una reputazione su cui non appare mai l’ombra di una macchia.
Sono questi che vendono i visti, che organizzano i viaggi, che ti fanno passare senza dare nell’occhio dentro agli aereoporti. Sono i poliziotti venduti, gli avvocati delle maman, i mediatori, gli affittuari. Un sacco di brava gente che ha fatto fortuna grazie al traffico delle Ragazze di Benin City… […]
_ Testo tratto dal libro {Le Ragazze di Benin City} – {{Laura Maragnani e Isoke Aikpitanyi}} (Melampo Editore, 2007)

{{ITALOS}}

La mia casa è un buco nero
scavata dalle ossa
Dei miei fratelli;
la mia anima è perduta,
la tiene maman
nella sua borsa
insieme ai miei sogni sbiaditi.

Guardo le stelle
Ma solo mentre aspetto,
ogni sera;
le guardo
e penso
al profumo dei baobab
nella terra rossa di Abuja.

Niente soldi
niente amore;
pagare prima
per favore…

Io sono dolore
nutrita dall’inganno;
batte lontano il tamburo dei ricordi,
come una danza welu,
come il lamento dell’antilope azzannata;
il suo inchino
alla terra
nella notte stellata.

Niente soldi
niente amore;
pagare prima
per favore…

Serena Donigaglia Digiacomo