Per il quinto anno consecutivo, il Servizio Civile Internazionale, Un Ponte per…, IPRI-Rete CCP, Assopace Palestina e Centro Studi Sereno Regis promuovono il progetto Interventi Civili di Pace in Palestina, un percorso di accompagnamento di volontari internazionali a fianco dei contadini palestinesi durante il mese della raccolta delle olive.

Ogni anno migliaia di ulivi vengono distrutti in Palestina dall’esercito israeliano e ai contadini viene spesso impedito di accedere ai campi per raccogliere le olive. Un tipico prodotto della tradizione agricola palestinese, da cui i contadini non ricavano solo olio, ma ne fanno conserve, saponi e prodotti erboristici.

 L’importanza di sostenere i palestinesi nella stagione della raccolta delle olive, vuol dire anche preservare la microeconomia che fatica a sopravvivere soprattutto nelle zone rurali del paese.

 Il progetto è sostenuto a livello locale dal Popular Struggle Coordination Committee, da più di 9 anni impegnato a resistere con modalità creative e nonviolente all’occupazione e alla costruzione del muro dell’apartheid e della colonizzazione del territorio palestinese. La presenza di volontari, richiesta direttamente dai comitati popolari, si fa di anno in anno più necessaria a causa dei crescenti episodi di violenza contro i palestinesi. Anche quest’anno le ragazze ed i ragazzi del progetto si sono uniti ai contadini per 4 settimane.

 I/le volontar* sono presenti nei villaggi di Kufr Qaddoum, Qaryout e al-Ma’sara dal primo giorno di ottobre.

Tra i compiti: accompagnamento nonviolento alle terre, interposizione pacifica, monitoraggio delle violazioni dei diritti umani, diffusione di articoli e video.

Il progetto è totalmente autofinanziato dalle organizzazioni che lo promuovono.

Per seguire le attività dei volontari visita il blog: http://raccogliendolapace.wordpress.com/

Hashtag: #palestinaolive